“Un figlio non si archivia”, udienza sul caso Venturelli. La famiglia chiede di continuare a indagare sullo scomparso

Erano in tanti a fianco di Roberta Carassai, madre di Alessandro Venturelli, il giovane scomparso dal 2020 da Sassuolo, che si è incatenata al tribunale di Modena dove si discuteva l’opposizione alla richiesta di archiviazione.
Con lei, anche un’altra madre che cerca giustizia, Barbara: il figlio, Alex Bonucchi, è morto folgorato in Algeria in circostanze mai chiarite.
Il giudice, ascoltate le parti in udienza, si è riservato la decisione sulla nuova richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura.

La famiglia del giovane, assistita dall’avvocato Claudio Falleti, ha ribadito l’opposizione, sostenendo che la pista, che porterebbe alla Romania, non è stata del tutto approfondita.

“Chiediamo che si continui a cercare, se non ci affidiamo al sistema giustizia a chi ci affidiamo?”, ha domandato l’avvocato Falleti a margine dell’udienza. Per il legale servirebbe “un briciolo di empatia in più, aggiungere quel tassello per arrivare alla verità”. “Un figlio non si archivia, Ale aveva bisogno di aiuto”, ha detto in lacrime Roberta Carassai.

    Presente anche Stefania Ascari, deputata del M5s, che sta combattendo una battaglia sulle ricerche delle persone scomparse: “Dal 2018 mi batto per rivedere la normativa, serve la formazione di operatori e operatrici, bisogna attivarsi subito, le prime 48 ore sono fondamentali”, ha detto parlando coi giornalisti, sottolineando anche il rischio del fenomeno delle sette.

Ansa