FIGURE DAL CAOS. Personale del nostro Gabriele Geminiani

Comune di Rimini/Assessorato alla Cultura/Musei Comunali /Biblioteca Gambalunga
Gabriele Geminiani
FIGURE DAL CAOS
Rimini – Galleria dell’Immagine
7-28 novembre 2009
a cura di Annamaria Bernucci
catalogo della mostra edito da Labo24 con un’intervista a Remo Bodei
orario:9,30-12,30 e 16-19 chiuso festivi e sabato pomeriggio ingresso libero, info: [email protected] tel.0541 704416 in collaborazione con l’ass. Fuoriluogo e gli editori Roberto Dossi e Luciano Ragozzino
musiche di Alessandro Capicchioni e Massimiliano Messieri
Si inaugura a Rimini alla Galleria dell’Immagine (via Gambalunga 27) sabato 7 novembre 2009 alle ore 18 la mostra Figure dal caos di Gabriele Geminiani. La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini-Musei Comunali e con i patrocini della Segreteria alla Cultura e della Segreteria al Turismo della Rep. di San Marino, si avvale congiuntamente della collaborazione del Corso di Design Industriale dell’Università di S.Marino- Iuav di Venezia. Il progetto della mostra infatti sarà presentato venerdì 6 novembre alle ore 16,30 nella sede del Corso di Design Industriale (ex Monastero di S.Chiara S.Marino città) dal Direttore del corso prof. Alberto Bassi alla presenza del Segretario di Stato alla cultura della Repubblica di S.Marino Romeo Morri. L’iniziativa e la mostra hanno avuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio della Repubblica di S.Marino S.U.M.S.
Figure dal caos segna un nuovo capitolo nella vicenda artistica di Gabriele Geminiani.
Dall’atto del raccogliere le cose perdute o che hanno perso la schiavitù di essere utili, alla loro composizione muta e simbolica in immagini fotografiche che addensano e allineano gli oggetti insignificanti della nostra contemporaneità nella compostezza dello still life, al lessico grafico lasciato dall’impronta di questi scarti su un supporto cartaceo. Questo tema è il suo ultimo approdo.
Le figure grafiche che emergono sulla carta strappano un’ultima estensione di vita alle cose che erano diventate relitti e offrono loro un’altra occasione di espressività. Diventano un codice, un alfabeto per possibili o impossibili comunicazioni; il tratto lasciato sul foglio dalla loro sagoma o dalla loro scia mescola astrazione e figurazione, sconfina nei paradigmi dei sistemi di comunicazione, fluttua nella leggerezza della poesia.
La nuova inedita raccolta di segni di Gabriele Geminiani rappresenta la naturale evoluzione di un percorso progettuale iniziato numerosi anni fa fondato sul tema del recupero delle cose abbandonate, seguendo un particolare principio ordinatore, quello del collezionista.
Geminiani crea così un microcosmo di frammenti regolato da leggi proprie, che rispecchiano l’occhio infallibile di chi sa riconosce il soggetto da trasformare e che lo sa manipolare sino a trasformarlo a nuova icona, precisata negli accostamenti, negli sfondi, nei rapporti creati con le ambientazioni e con gli spazi in cui entrano a far parte come elementi carichi di nuove relazioni di senso. Così la ciabattina consumata dalle maree e approdata sulla spiaggia cui il tempo e l’usura ha conferito nuova identità, così la plastica logorata o l’insetto intrappolato in un legno abbandonato.
Geminiani diviene l’artefice di ogni singolo oggetto riscattato dall’oblio o dalla perdita di significato nel momento stesso in cui lo individua e lo sceglie come elemento distintivo in una moltitudine indifferenziata, lo seleziona, lo sottrae dal caos indistinto e gli assicura una nuova misteriosa esistenza.
Gabriele Geminiani è nato a Pesaro nel 1962. Vive e lavora tra Marche e Romagna. Il suo percorso si snoda tra interventi e installazioni in luoghi abbandonati servendosi costantemente di materiale di recupero e incursioni grafiche nel mondo editoriale e dell’illustrazione per ii quali ha prodotto preziosi libri progettati e disegnati.

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