È arrivata in ospedale durante un turno di notte, sofferente e in uno stato di torpore, ma ore dopo ha aggredito verbalmente e fisicamente il personale sanitario. Per quell’episodio del 2023, una donna di 35 anni residente a Forlì è stata condannata in primo grado.
Il caso è stato discusso ieri nell’aula del giudice Marco De Leva, a conclusione di un processo che ha ricostruito una vicenda di violenza in corsia. Secondo quanto emerso, la paziente – di origine sudamericana – era giunta al Pronto Soccorso “Morgagni-Pierantoni” con dolori non classificabili come emergenza assoluta. Dopo una prima somministrazione di farmaci e l’attesa degli esiti degli esami, è rimasta in barella, apparentemente assopita.
Ma con l’arrivo dell’alba e il cambio turno tra il personale, la donna si è risvegliata alterata: ha urlato, inveito contro i sanitari e aggredito un’infermiera, colpendola e minacciandola. L’intervento della polizia ha evitato ulteriori conseguenze.
Ora, a distanza di due anni, la giustizia ha emesso la sua sentenza. L’episodio riaccende i riflettori sulle difficili condizioni di lavoro del personale sanitario, sempre più esposto ad atti di violenza anche nei contesti ospedalieri.