Francesco Il mondo era corso troppo avanti perdendo la bussola … di Sergio Pizzolante

Francesco
Il mondo era corso troppo avanti perdendo la bussola.
Nell’editoriale di ieri, su Il Foglio, di Giuliano Ferrara ci sono due concetti che segnalo.
Primo.
I limiti e le follie del progresso, come post concetto. L’idea buona che diventa una idea buona a nulla. La rincorsa ad un progresso che frantuma il reale. Senza costruire.
In riferimento al cardinal Martini( il cardinale progressista amato dalla sinistra italiana…), vicinissimo alla idea di chiesa di Francesco, Ferrara dice quanto fosse sbagliato il suo concetto di progresso, l’idea che la chiesa fosse in ritardo sulla corsa del mondo, di duecento anni, quando era chiaro che il mondo correva senza freni e aveva perso la bussola.
La chiesa serve anche a questo, secondo me, a non farci perdere la bussola. Anche a chi non crede. Progresso con freni funzionanti.
Francesco è stato osannato per le idee di progresso e poi criticato per i freni improvvisi.
Su guerre, armi, matrimonio, omosessualità, aborto, immigrazione e altro.
Francesco, a differenza di Martini, Papa lo è diventato davvero.
E ha dovuto mettere mano ai freni. Di un mondo alla deriva. A modo suo. Cosa difficile.
Secondo.
Ma va detto, dice Ferrara, che in un mondo percorso da un afflato demoniaco di stupidità e autolesionismo,l’opera di Francesco, con tutti gli equivoci, potrà essere considerata, se non rimpianta, come una testimonianza estrema e non compresa di umanesimo cristiano.
Esatto.
Sergio Pizzolante