Frontalieri, anzichè prendervela con San Marino perchè non ve la prendete con il vostro Governo?”….di Giuseppino Rossi

Mi pare che nel nostro Stato non ci siano persone che fanno bene i conti. Si è mai fatto il conto economico tra azienda che lavora a San Marino e lo Stato di San Marino? Penso proprio di no! Valutando che in molte aziende ci sono lavoratori stranieri, e questi giustamente al momento della pensione bisogna pagargliela, allora facciamoci due conti della serva, che non saranno precisissimi ma molto attendibili e che renderanno l’idea. Prendiamo per esempio: un lavoratore che abbia versato per 35 anni nel fondo pensione sammarinese, grosso modo ha versato la somma di € 180000 (cifra calcolata per eccesso perché nella vita lavorativa il lavoratore ha versato i contributo con livelli anche inferiori) e annualmente ne riceverà € 21.000 circa. In pratica, la somma che ha versato un lavoratore nel corso della pensione la ritira in nove anni. Mediamente e fortunatamente una persona vive più dei nove anni della andata in pensione, la vita media è 80 anni, il fondo dovrà pagare sei anni per i quali non ha ricevuto i versamenti. I seimila frontalieri un giorno andranno in pensione e gli auguro lunga vita anche oltre alla media.
Lo Stato di San Marino dovrà sborsare annualmente € 126.000.000. (somma che non è stata versata). E se qualche intelligentone mi viene a dire che il fondo pensione è in attivo, si faccia i conti in prospettiva almeno per la vita media di ogni lavoratore.
Adesso vorrei rivolgermi ai frontalieri che si sentono discriminati. Perché ve la prendete con San Marino che in qualche modo vi dà il lavoro, perché non ve la prendete con il vostro governo che ci sta mettendo in condizioni di crisi? Tenete conto che se le cose vanno bene a San Marino di conseguenza vanno bene anche a Voi. Comunque non preoccupatevi perché presto la crisi sarà veramente forte e non sarete più obbligati a venire a lavorare a San Marino! Tornando sui conti sopra esposti invito i nostri governanti di rifare i conti sulle buste paga e di dare a Cesare quello che è di Cesare ma di aumentarle le aliquote ai frontalieri in quanto non contribuiscono al pagamento di tasse e nella vita sociale del nostro Paese