STANNO per arrivare piogge torrenziali sul centro Europa, mentre continua l’esodo verso la Germania di migliaia di disperati. Si riapre la frontiera tra la Baviera e l’Austria, dopo la chiusura decisa domenica, riprendono anche i collegamenti ferroviari, ma non sulla linea principale, tra Salisburgo e Monaco. E i fuggiaschi vengono controllati durante il viaggio dagli agenti tedeschi. La situazione rimane tesa e l’incertezza spinge i profughi a tentare il tutto per tutto. E ci si scambia accuse, e si cerca di liberarsi dalla massa di disperati spedendoli nel Paese vicino, tra Ungheria e Austria, mentre al vertice dei ministri degli Interni dell’Unione, si tratta sulle quote da assegnare come mercanti in un suk. Si dà la colpa sempre a Angela, prima cattiva, poi troppo generosa, che avrebbe attirato altre migliaia di
Flüchtlinge, di fuggiaschi. Il vicecancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel ha ammesso ieri che potrebbero arrivare oltre un milione di profughi. Berlino era preparata ad accoglierne 800mila, e si ripete che si può far fronte all’emergenza, purché gli arrivi vengano scaglionati nel tempo, e che comunque ci sia un limite. Per la Merkel è l’Europa a essere venuta meno al suo dovere. La decisione di sospendere Schengen domenica è stato un modo anche di far pressione sui partner in vista del vertice. La popolazione continua a dimostrarsi generosa, ma l’accoglienza non può essere affidata ai volontari, e la polizia è al limite delle forze. Anche l’intervento dei militari può avere un effetto pratico molto limitato.
Fonte: RESTO DEL CARLINO