Gilberto Piermattei (CSDL)Collaborazione con il Sindaco leghista di Treviso? I giovani non hanno certo bisogno di chi diffonde una cultura di intolleranza e xenofobia

Non si possono sacrificare  valori umani fondamentali come l’uguaglianza, la solidarietà e l’inclusione sociale, per ipotetici vantaggi di tipo economico, che in teoria potrebbero portare più benessere materiale, ma che finirebbero per impoverire enormemente la coscienza civile di un paese che si fonda storicamente sul riconoscimento dei diritti umani fondamentali, sulla partecipazione democratica e la coesione socialedi Gilberto Piermattei – Segretario Confederale CSdL

 Siamo veramente messi male! L’enfasi con la quale si è parlato dello “storico” incontro dei Segretari di Stato Morri e Casali con il sindaco leghista del Comune di Treviso Gian Paolo Gobbo, mi crea serie preoccupazioni, nonché qualche turbamento… Vogliamo forse affidare le sorti del nostro martoriato Paese a chi ha fatto fortuna in politica attraverso l’intolleranza e la xenofobia, a chi ha condiviso le “grandi” idee del suo predecessore sindaco di Treviso Gentilini, che voleva vestire le persone “non padane” da leprotti cosicché potessero essere bersagliati da pallini da caccia? Se fosse così, ci sarebbe ben poco di cui stare tranquilli!

Le dichiarazioni pronunciate dagli esponenti di Governo sono traboccanti di elogi, facendo leva sui presunti notevoli vantaggi, anche “economici”, che questa “grande collaborazione” con il sindaco leghista porterebbe allo Stato di San Marino. Abbiamo letto dichiarazioni del tipo: “La collaborazione tra noi è fondamentale per costruire nuove opportunità di lavoro e di ricerca per i nostri giovani.” E ancora: “È questa una ulteriore occasione per stringere dei rapporti di amicizia che noi vogliamo consolidare nel tempo facendo aumentare la fiducia…”.

Ma si sono chiesti che cosa avranno da imparare i nostri giovani da coloro che nel loro paese deridono la propria bandiera, la propria lingua, l’inno nazionale, che vedono nelle persone di altre nazionalità un nemico da scacciare, che vorrebbero innalzare muri ideologici per paura di mischiare le “razze”?

I nostri giovani hanno bisogno di ben altro!!! Hanno bisogno della cultura umanista europea, che è in antitesi alla cultura leghista; hanno bisogno di incontrare coloro che ritengono le diversità un elemento di crescita e di conoscenza, che fanno dell’accoglienza alle persone che soffrono un valore positivo, che si impegnano concretamente per sconfiggere il razzismo e la xenofobia. Persone che certamente sono presenti anche nella bella città di Treviso, ma che non si sentono rappresentate dall’attuale loro primo cittadino!

Non penso che i sammarinesi, ed i giovani in particolare, siano conformisti fino al punto di non accorgersi che si sta toccando il fondo. È evidente a tutti che nella maggioranza di Governo mancano idee adeguate a fronteggiare una grande crisi economica internazionale, che colpisce il nostro tessuto economico, anche a causa di scelte non fatte negli anni passati (come una seria riflessione sulla possibilità per San Marino di entrare a pieno titolo nella Unione Europea). Una crisi che purtroppo si trasferisce anche sul piano culturale. La vicenda in oggetto ne è un esempio…

 Non si possono sacrificare valori umani fondamentali come l’uguaglianza, la solidarietà e l’inclusione sociale, per ipotetici vantaggi di tipo economico, che in teoria potrebbero portare più benessere materiale, ma che finirebbero per impoverire enormemente la coscienza civile di un paese che si fonda storicamente sul riconoscimento dei diritti umani fondamentali, sulla partecipazione democratica e la coesione sociale.