Secondo alcuni politici gli Avvocati non hanno diritto di manifestare il proprio pensiero sul funzionamento della Giustizia e sull’operato dei Giudici.
Noi avvocati, che per professione denunciamo le ingiustizie e difendiamo coloro che ne sono vittime, non siamo per nulla intimoriti da questi tentativi di negare uno fra i più elementari diritti non solo degli Avvocati ma di tutti i cittadini, quello alla libera espressione del pensiero, che sta alla base di ogni democrazia.
Del resto gli Avvocati difendendo i cittadini nelle aule giudiziarie, sono i primi a rilevare le inefficienze di certi settori della Giustizia ed è loro dovere professionale e civile adoperarsi per una Giustizia efficiente e sana.
Va detto che per fortuna gli Avvocati non sono i soli ad evidenziare i mali della Giustizia; il Segretario Casali ha denunciato nei giorni scorsi che la Giustizia non funziona; la Commissione Giustizia ha censurato severamente il comportamento di un Giudice prima dimessosi senza alcun motivo e poi autonomamente rientrato nelle sue funzioni; lo stesso Consiglio Grande e Generale ha espresso tutta la sua preoccupazione per un processo penale assai inquietante che come tanti altri rischia la prescrizione.
Ma c’è di più e di peggio; gli stessi organismi internazionali, in sede di valutazione del nostro Paese ai fini dell’inserimento nella white list, hanno denunciato non solo i ritardi della classe politica nell’adozione delle leggi antiriciclaggio (ritardi in parte colmati), ma anche l’inefficienza della nostra Magistratura penale nel reprimere reati legati al riciclaggio; il Consiglio Giudiziario ha trasferito i processi legati al riciclaggio ad altro Magistrato per imprimere una decisiva svolta in quel delicatissimo settore.
Dunque, piaccia o no a certa politica, gli avvocati nonostante queste intimidazioni continueranno ad esprimere il loro libero pensiero sul funzionamento del settore della Giustizia in cui essi più di altri hanno certamente competenza e conoscenza.
Come avvocati e come cittadini possiamo e dobbiamo esprimere la nostra opinione su tutto ciò che accade nel complesso mondo della Giustizia, garantendo la nostra piena disponibilità nell’opera di rinnovamento dell’apparato normativo al fine di adottare tutte le misure necessarie a garantire una Giustizia indipendente ed efficiente.
San Marino, 26 marzo 2009.