Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere la consegna di alcune armi destinate all’Ucraina

Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere temporaneamente la consegna di alcune armi destinate all’Ucraina, una notizia che arriva in un momento delicatissimo per il conflitto in corso. La decisione, confermata oggi da fonti ufficiali della Casa Bianca e riportata anche dall’ANSA, è motivata dalla necessità di rivalutare le riserve militari statunitensi, giudicate troppo ridotte per garantire al contempo la sicurezza nazionale e il sostegno all’estero.

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Tra i materiali la cui consegna è stata bloccata figurano, secondo indiscrezioni, anche sistemi antiaerei ritenuti importanti per la difesa di Kiev dai raid russi. La vice portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, ha spiegato che l’interruzione nasce dalla volontà di “mettere al primo posto gli interessi degli Stati Uniti”, salvaguardando l’efficienza e la prontezza delle proprie forze armate. Il Pentagono ha rassicurato sul fatto che si tratta di una misura temporanea, limitata a determinati sistemi d’arma, mentre altre forniture continuano regolarmente.

L’annuncio ha suscitato immediate reazioni a livello internazionale. A Kiev, lo shock per la notizia si è sommato alle difficoltà già in corso, in un momento in cui le truppe ucraine sono sotto pressione per l’intensificarsi degli attacchi russi, soprattutto dal cielo. La sospensione delle forniture, seppur parziale, rischia di creare un vuoto operativo nelle difese aeree e rallentare le operazioni già complicate dalle difficoltà logistiche e umanitarie.

Anche sul fronte europeo sono emerse le prime reazioni: la Francia si è detta pronta a valutare un potenziamento degli aiuti militari all’Ucraina, mentre la Germania ha espresso preoccupazione per le conseguenze strategiche di una riduzione dell’impegno statunitense. In ambienti diplomatici si teme che la decisione possa essere letta, anche simbolicamente, come un segnale di raffreddamento del sostegno americano a Kiev, e che possa rafforzare la posizione negoziale della Russia.

A Mosca, infatti, non si è fatta attendere la lettura politica della vicenda: fonti vicine al Cremlino hanno commentato che lo stop potrebbe “spingere l’Ucraina verso la pace”, un’affermazione che, sebbene priva di riscontri concreti, dimostra quanto Mosca stia osservando con attenzione ogni segnale di discontinuità nei rapporti tra Washington e Kiev.

Resta ora da capire se la sospensione sarà effettivamente temporanea, e quanto durerà. Il Congresso degli Stati Uniti e il Dipartimento della Difesa stanno lavorando per trovare un equilibrio tra le esigenze interne e quelle del teatro ucraino. Intanto, a Kiev si guarda con apprensione agli sviluppi dei prossimi giorni, nella speranza che l’alleanza con gli Stati Uniti non si incrini proprio nel momento più difficile.