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La crisi di governo innescata da Matteo Renzi questo pomeriggio non ha cambiato l’agenda del governo, e di Giuseppe Conte, che alle 21.30 si è riunito principalmente per il decreto con le disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Si prevede la proroga dello stato di emergenza fino a prossimo 30 aprile. È il primo incontro dell’esecutivo dopo le dimissioni dei ministri Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, inoltrate via mail al presidente del Consiglio, che le avrebbe accettate.
“Se un partito fa dimettere le sue ministre, questo non può essere considerato un fatto estemporaneo, non si può sminuire la gravità di questa decisione“, avrebbe detto Conte in apertura di Consiglio dei ministri. “Naturalmente questa sera ho informato della situazione il Presidente Mattarella“, ha proseguito il presidente del Consiglio stando a quanto si apprende. “Ho provato fino all’ultimo minuto utile a evitare questo scenario“, avrebbe proseguito il premier davanti ai suoi ministri: “Ho offerto la disponibilità a un tavolo di legislatura eppure di fronte a questa disponibilità ci sono state comunque le dimissioni delle ministre“.
“Ancora due giorni fa, e quest’oggi, ho ribadito che avevo preparato un lista di priorità per un confronto da fare non appena approvato il Recovery Plan, stasera le misure anticovid, la proroga dello stato di emergenza, domani lo scostamento di bilancio“, si sarebbe difeso il premier. La sua predisposizione al dialogo sarebbe stata ostacolata da un terreno “disseminato continuamente di mine difficilmente superabili“.
Arrivano da Twitter le prime reazioni dei ministri, che fanno quadrato attorno al premier. “In Consiglio dei Ministri ho ribadito che chi attacca il presidente del Consiglio attacca l’intero governo e Giuseppe Conte sta servendo con passione e dedizione il proprio Paese nel momento più difficile della storia repubblicana“, ha scritto Dario Franceschini. Anche Stefano Patuanelli non si è risparmiato nell’attaccare Renzi: “Crisi in piena pandemia è inspiegabile e irresponsabile. La retorica dell’ego ha vinto sulla realtà. Pieno supporto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal Movimento 5 stelle. Prevarrà il senso di responsabilità“. Identico il messaggio inviato da Pierpaolo Sileri e Alfonso Bonafede: “Si va avanti con Giuseppe Conte“.
Avanti con Conte sembra essere il mantra social dei ministri superstiti, tanto che Paola Pisano ne fa anche un hashtag: “È indispensabile concentrarsi sulle vaccinazioni, curare al meglio i pazienti di Covid-19, preparare con il sostegno dell’Unione Europea un’uscita dall’emergenza che porti sviluppo economico. Avanti con Giuseppe Conte senza interrompere il lavoro #AvantiConConte“. Ribadisce il concetto anche Lucia Azzolina: “Una crisi incomprensibile e pericolosa. Mentre il Paese ha bisogno di risposte. Andiamo Avanti Con Conte“.
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