Oltre 2.000 capi di abbigliamento sequestrati dalla Guardia di Finanza in un deposito di vendita all’ingrosso nella zona industriale di Cava dei Tirreni. Gran parte della merce era rubata e riportava marchi contraffatti di note griffe. Denunciati i proprietari ed anche un venditore ambulante. Le indagini ancora in corso. Da un controllo di routine alla scoperta di un deposito di abbigliamento “griffato”. La Guardia di Finanza di Salerno, guidata dal Tenente Colonnello Fabrizio Chirico e dal Tenente Giuseppe Mattiello, ha sequestrato un ingente quantitativo di capi di abbigliamento di dubbia provenienza, destinati a rivenditori compiacenti del Salernitano.
I capi d’abbigliamento, che riportavano marchi di famose griffe nazionali ed internazionali (Prenatal, Wells&Moss, Rodrigo, Alan Devis), sono stati stimati per un valore superiore a 60mila euro.
Una piccola parte dei vestiti è stata ritrovata sulla bancarella di un venditore ambulante che lavorava a Salerno, ma la restante quantità era conservata in un deposito di rivendita all’ingrosso di Cava de’Tirreni. Nel magazzino, situato nella zona industriale della città, la Finanza ha scoperto montagne di abiti, felpe, maglie, pantaloni, giacche, cappotti ed anche pellicce stoccate di dubbia provenienza.
Durante i controlli, effettuati con un accurato esame della merce e dei relativi codici a barre, i finanzieri del Comando di Salerno hanno accertato che gran parte dei capi di abbigliamento era stata rubata lo scorso anno nel Friuli Venezia Giulia e nella Repubblica di San Marino.
I finanzieri, dunque, hanno denunciato all’autorità giudiziaria per ricettazione i proprietari dell’ingrosso ed il venditore ambulante. Le indagini, comunque, sono tuttora in corso per individuare gli eventuali autori materiali dei fatti illeciti. Secondo gli investigatori, infatti, dietro l’ingente furto della merce si nasconde una vera e propria associazione a delinquere, volta a rivendere la refurtiva su tutto il territorio italiano.
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