Il Comune di Rimini sottoscrive l’Accordo regionale per la Qualità dell’aria

 Il Comune di Rimini ha sottoscritto l’accordo regionale per la qualità dell’aria. Dal primo ottobre ripartono i blocchi alla circolazione il giovedì, ma anche domeniche ecologiche con iniziative di educazione ambientale  per i cittadini“

“Il percorso di confronto tra i  Comuni capoluogo, le province e la stessa Regione Emilia Romagna – ha detto  l’assessore alle Politiche ambientali Sara Visintin dopo la firma per il Comune  di Rimini dell’Accordo di Programma per la gestione della Qualità dell’aria,  sottoscritto questa mattina a Bologna da Regione, Province, Comuni capoluogo e  Comuni con più di 50 mila abitanti – è stato lungo e molto dibattuto, e a nostro  avviso non ancora concluso.

La firma di oggi rappresenta di fatto  un forte senso di responsabilità nella volontà di procedere con coesione e  coordinamento tra i diversi livelli di governo del territorio. Con i precedenti  accordi, il livello di qualità dell’aria degli ultimi dieci anni è migliorato,  anche attraverso misure come il blocco del traffico, i contributi per le  trasformazioni delle auto a metano, i progetti per il bike sharing, eccetera.

Tuttavia i dati dell’anno precedente  e quelli dell’anno in corso hanno dimostrato i limiti dell’accordo in essere e  avrebbero richiesto uno sforzo maggiore per il miglioramento dei livelli di  qualità dell’aria tenendo conto delle diversità territoriali e delle condizioni  economico strutturali di ciascun territorio.

Apprezziamo e valutiamo positivamente – ha proseguito l’assessore Visintin – l’impegno nel coinvolgere gli Enti Locali  al fine di individuare obiettivi e progetti da mettere in campo, facendolo  attraverso sinergie e strategie incisive che riguardino tutti i Comuni e che  permettano di superare limiti oggettivi dettati dai tagli a servizi strategici  quali il trasporto pubblico locale, che in primis dovrebbe sostituire il mezzo  di trasporto privato e tutte le altre iniziative legate alla mobilità lenta ed  elettrica.

Il dibattito sulla qualità dell’aria  non può avere come punto imprescindibile il blocco del giovedì. Nei precedenti  accordi il blocco veniva accompagnato da una serie di misure che lo rendevano  efficace e che puntavano alla riqualificazione del parco auto privato. Oggi non  può essere così, dobbiamo puntare alla riduzione delle auto e a un cambio degli  stili di vita e di mobilità urbana.

Non possiamo pensare di trovare  misure palliative al problema, soprattutto considerando i territori in modo  omogeneo e quindi con caratteristiche simili dove applicare le medesime misure.  Per questo alla Regione abbiamo chiesto maggior flessibilità, l’introduzione di  blocchi “punitivi” e non gestionali, qualora le misure messe in campo dalle  amministrazioni e da tutti i soggetti pubblici o privati che vivono ed insistono  su un territorio non riescano a ridurre i PM10 e l’NO2  presenti nell’aria.

Valutiamo positivamente come Comune  di Rimini le modifiche apportate in fase di confronto con gli enti locali, come  l’adozione della valutazione su area vasta per l’introduzione delle misure  emergenziali, la revisione annuale dell’accordo triennale, così come la stessa  introduzione e distinzione di più livelli di azione: misure strutturali, misure  gestionali e misure emergenziali. Riteniamo altresì positivo riconoscere tutti  gli altri interventi messi in campo dalle singole amministrazioni come  interventi premianti e necessari per la riduzione degli inquinanti nell’aria.  Vigileremo con attenzione rispetto all’impegno assunto dalla Regione rispetto  alle criticità sollevata dall’A14, che sul nostro territorio (come anche a  Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza) ha una notevole incidenza. Riteniamo  però debole la misura del blocco come misura gestionale per le ragioni espresse  sopra, così come molto c’è da lavorare rispetto alle differenziazioni  territoriali e sull’articolazione dell’accordo proprio per renderlo davvero  efficace su ciascun territorio. Riteniamo inoltre doveroso estendere l’accordo a  un maggior numero di comuni, abbassando l’asticella dei 50.000 abitanti, cosa in  parte ottenuta con la previsione di finanziamenti rilasciati solo agli enti  sottoscrittori.

Siamo pronti a portare a breve un  piano per la qualità dell’aria che tenga conto anche degli interventi già  avviati per la revisione del traffico cittadino, per innescare un cambi  culturale in tema di mobilità urbana, di proseguire con il bollino calore pulito  e con interventi in campo energetico per la riduzione delle emissioni e  l’amministrazione sta già procedendo nella messa a punto di diagnosi energetiche  proprie oltre che quelle dei privati per la redazione del proprio piano per le  energie sostenibili. Questo piano vedrà nei prossimi mesi il coinvolgimento di  diversi attori e stakeholder per condividere azioni e programmi.

Per questo, assieme ad altri comuni  firmatari dell’accordo, saremo vigili rispetto agli esiti delle azioni proposte  e all’applicazione del punto 14.3 dell’accordo stesso, che già prevede la  possibilità di una revisione su base annuale dell’accordo stesso. Chiediamo alla  Regione di valorizzare al massimo l’impegno degli enti locali anche attraverso  un sostegno finanziario degli interventi previsti dall’accordo, da attivarsi con  modalità e tempi il più possibile agevoli.

La responsabilità è collettiva,  riguarda gli Enti Pubblici, ma non solo e deve avere necessariamente come  obiettivo finale la salubrità dell’aria.

Info: http://www.arpa.emr.it/liberiamo/index.asp