Il Direttivo FUPS-CSdL: “Sulle emergenze dei pensionati, ancora nessuna risposta del Governo”

Sono fuorvianti le dichiarazioni di euforia di politici e amministratori pubblici circa gli “ottimi” risultati del bilancio dell’ISS: la spesa per il socio-sanitario è sempre la stessa da anni, mentre il numero degli anziani è in continua crescita. Quindi i servizi e gli interventi di sostegno economico per i pensionati sono addirittura inferiori rispetto a paesi meno ricchi del nostro! La FUPS chiede di  stanziare, già nel bilancio dello Stato 2010, risorse economiche adeguate per l’insieme delle politiche per gli anziani

Nella mattinata di oggi si è riunito il Comitato Direttivo della FUPS-CSdL, che nel prendere in esame la situazione che sta attraversando il paese sul piano politico-sociale, economico e occupazionale, si è soffermato sulle tematiche specifiche dei pensionati e sullo sviluppo dell’azione delineata nell’Assemblea generale dei delegati della FUPS riunitasi il 26 giugno scorso.

LE TEMATICHE SPECIFICHE DEI PENSIONATI – Le problematiche più urgenti e prioritarie degli anziani, sono state presentate dalle Federazioni pensionati  al Governo anche in due incontri con il Segretario di Stato per la Sanità, la Previdenza e la Sicurezza Sociale.

Lo stesso Segretario di Stato in maggio scorso si era impegnato a far avere alle Federazioni Pensionati un documento su alcuni aspetti come l’aumento dell’assegno di accompagnamento, il regolamento badanti, le pensioni minime e le modalità di rivalutazione delle pensioni, nonché sui problemi di ampliamento della nuova casa di riposo di Fiorina e la sua modalità di gestione privatistica (una modalità che non soddisfa la FUPS-CSdL, anche perché la cosa manca di trasparenza e il Governo rifiuta la partecipazione dei sindacati dei pensionati negli organi di controllo sulla qualità dei servizi che verranno erogati agli ospiti della struttura). Su queste, che sono reali emergenze, il Governo neanche si degna di rispondere…

Oltre a tutto ciò, sono fuorvianti le dichiarazioni di euforia rilasciate alla stampa da politici e amministratori pubblici, circa gli “ottimi” risultati del bilancio dell’ISS, quando la spesa per il socio-sanitario è sempre la stessa da anni, mentre – nello specifico – il numero degli anziani è in forte crescita e i servizi erogati e gli interventi di sostegno economico per i pensionati sono addirittura inferiori rispetto a paesi assai meno ricchi del nostro! Il Direttivo della FUPS-CSdL, nell’interpretare il pensiero e nel rappresentare il malcontento di numerosi anziani e pensionati per le mancate risposte alle loro problematiche, sollecita il Governo a dare le risposte necessarie, provvedendo a stanziare – anche nella proposta di Bilancio dello Stato 2010 – risorse economiche adeguate per le politiche e i servizi rivolti agli anziani.

Il Governo altresì non deve dimenticare i suoi obblighi e doveri rispetto alla attuazione della importantissima legge “Carta dei diritti delle persone anziane, tutela e valorizzazione de loro ruolo nella società”, approvata all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale. Il Direttivo rivolge un appello alle donne e agli uomini anziani e pensionati affinché si possa dare vita ad iniziative partecipate di mobilitazione e di protesta, per indurre le istituzioni, la politica e l’intero paese a cambiare rotta e a non abbandonare a se stessi i cittadini più deboli.

LA SITUAZIONE GENERALE DEL PAESE / L’ACCORDO TRIPARTITO – Il Direttivo FUPS-CSdL ritiene insufficiente e inconcludente l’azione del Governo per portare il paese fuori dalla doppia crisi che sta subendo: quella economica, finanziaria e occupazionale, e quella dei rapporti con l’Italia. Crisi che rischia di far riportare il paese indietro di decenni con forti ripercussioni sull’occupazione e sullo stato sociale, con la messa in discussione dei livelli di benessere raggiunti, dei diritti e delle conquiste sociali dei lavoratori e dei pensionati, ottenute con le lotte sindacali.

Al “tavolo tripartito” il Governo sta subendo il peso dell’arroganza dell’ANIS e delle associazioni bancarie, le quali – al raggiungimento dell’accordo – si sono irresponsabilmente tirate indietro, negando la loro firma. Quell’accordo potrà produrre azioni positive per superare la crisi solo se tutte le parti chiamate al tavolo lo sottoscriveranno e saranno impegnate responsabilmente per realizzarne obiettivi e finalità. Nei rapporti internazionali con l’Italia e con l’Europa, San Marino deve adeguare la propria legislazione in materia economico-finanziaria affinché sia all’altezza di uno Stato moderno, democratico e trasparente, e al contempo deve salvaguardare con convinzione la propria sovranità e peculiarità di piccolo Stato con tanti secoli di storia.

 

FUPS-CSdL

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