Si fa presto a dire Iran…di Dario Manzaroli

La teocrazia iraniana è un regime barbaro e medioevale.  MA è in buona ed abbondante compagnia – Cosa facciamo ?  Li bombardiamo tutti perché hanno regimi diversi da quelli da noi auspicati  o a noi utili ?  Evidentemente no.

Ma  allora bisogna avere onesta intellettuale e, vorrei dire, anche  un minimo di lungimiranza politica cominciando a chiamare le cose con il loro nome.

Proviamoci :

– l’Iran  è un Paese sovrano,  grande 5 volte l’Italia, con 90 milioni d’abitanti e con  circa 4000 anni di storia e una grande civiltà alle spalle.

negli anni 50 il primo ministro iraniano Mohamed Mossadec, democraticamente eletto, nazionalizzò il petrolio iraniano .   Immediatamente la CIA organizzò un colpo di stato e rimise sul trono lo scià  Reza Phalavi  e il suo governo fantoccio, tirannico e corrotto che riaffidò alle multinazionali americane ed inglesi lo sfruttamento del petrolio iraniano.    Rimase al potere fino alla sua fuga nel 1979 con l’avvento della Repubblica teocratica di Komeini.

In politica estera, la Repubblica Islamica  applicò da subito una opposizione totale  agli Stati Uniti (difficile dargli torto) e al suo principale alleato in medio oriente : Israele.

Anche allora per la potenza egemone  esistevano   cattivi cattivi  e cattivi buoni   in rapporto  al loro grado di obbedienza e di utilità, con i famosi principi democratici che, come una certa pelle,  si possono tirare  di qua o  di là  a seconda delle occasioni.  In ultima analisi, la repubblica teocratica dell’Iran è un “regalo”, un “danno collaterale”, delle politiche di dominio americane.

 – Gli Stati Uniti sono improbabili   “esportatori di democrazia” :  Iraq (Colin Powell e le famose e farlocche provette ) Libia , Afganistan, Siria   . Veri disastri politici e militari  con risultati catastrofici ed instabilità al momento senza soluzione. In Iran non solo si ripeterà lo stesso scenario, ma potrebbe andare anche molto molto peggio .

. Israele è un esperimento coloniale supportato dall’occidente per nobili motivi petroliferi.

– Israele è diventato  di fatto  il 51° stato degli Usa . Il Bullo Gonfiato Trump- sempre più calato nella parte dell’utile idiota, è stato eletto  anche grazie alle lobby  ebraiche americane che vogliono il via libera per annettersi   Gaza e  Cisgiordania.    Ma al di la dell’attuale presidente, una patetica macchietta,  il rapporto fra Usa ed Israele è antico e organico . Israele è  completamente integrato nel complesso militar-industriale statunitense. Israele  non difende solo se stesso e la sua sopravvivenza da improbabili e probabilmente  inventati rischi atomici, Israele difende gli interessi americani che sono anche i suoi  e  manifestamente vuole diventare il cane da guardia del Medio Oriente e tira giù  a suon di bombe, omicidi mirati, stragi di civili ecct tutto quello che si frappone al suo piano egemonico, spesso agendo con la politica del fatto compiuto.

Questa politica, coperta dalla foglia di fico dell’antisemitismo, si chiama sionismo , ed è il frutto avvelenato  piuttosto recente ( fine del 1800 e quindi antecedente al genocidio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale)   della plurimillenaria  cultura ebraica  e, purtroppo , sta determinando un corto circuito nell’opinioni pubbliche internazionali che fanno sempre più fatica a distinguere   fra sionismo ed  ebraismo , con i rischi che questo comporta   per gli ebrei di tutto il mondo ma anche per la sicurezza dei Paesi Europei.

  Il sionismo è stato  sin dal suo esordio una ideologia  politica basata sull’ipernazionalismo e sul suprematismo ebraico con il progetto di realizzare uno stato ebraico in Palestina con il minor numero possibile di Palestinesi al suo interno. Quello che succede in Palestina da 70 anni  è la sua innegabile e cruenta  applicazione pratica  . il piano era così ab origine  e non è cambiato.

Quindi smettiamola con la retorica di una patria per gli ebrei sopravissuti al genocidio. Si tratta semplicemente di un esperimento coloniale sostenuto dall’occidente nel cuore delle riserve petrolifere mondiali.

-Ogni politica ipernazionalista e suprematista ovviamente genera ed alimenta  fenomeni uguali e contrari ed è ipocrita stupirsene .

la violenza e l’arroganza israeliana che pretende di avere sicurezza solo con la forza , senza individuare una soluzione politica che risolva in maniera credibile e giusta la questione palestinese  genera organizzazioni come Hamas e continuerà a farlo in futuro con la conseguenza di uno stato di guerra permanente .     In Medio Oriente vivono circa 300 milioni di arabi in Stati non democratici e/o  in monarchie medioevali, tiranniche e corrotte (per l’occidente tutte ovviamente cattive buone).  Cosa succederà quando questi popoli, prevalentemente mussulmani,  pretenderanno la famosa democrazia e metteranno in discussione i loro regimi autoritari e la loro convivenza- complicità con la prepotenza e l’imperialismo regionale di Israele ?

Israele con le sue politiche  sioniste ,ipernazionaliste , antipalestinesi,   non ha nulla da spartire con la democrazia e con la sua difesa .Assomiglia sempre più ad un regime  fascistoide.     E’ sempre più incamminato a divenire  uno stato razziale con sfumature   teocratiche (dal 2018 in poi sono state approvate una serie di leggi razziali e a difesa del suprematismo ebraico che accentuano lo stato di apartheid per i circa 2 milioni d in i palestinesi che vivono in Israele).

L’Europa non può difendere o identificarsi con questa deriva;  L’occidente deve abbandonare i suoi sogni (ormai incubi paralizzanti) di dominio coloniale del mondo , magari realizzato attraverso classi dirigenti corrotte o stati pseudodemocratici come Israele;   L’Europa deve altresì superare il senso di colpa per il genocidio  degli ebrei durante la seconda guerra mondiale ad opera dei nazi-fascisti e non certo dei Palestinesi, e guardare ad un suo nuovo ruolo in un mondo multipolare ; ai suoi interessi  strategici e non a quelli di Israele o del suo Lord Protettore Americano (solo dallo scoppio della crisi di Gaza gli Usa hanno fornito ad Israele  armi per 17.9 miliardi di dollori. Sono le armi che hanno massacrato e continuano a massacrare i Palestinesi con oltre  60.000 morti di cui 20.000 bambini .

– Israele ha un Primo Ministro criminale, un governo criminale che lo sostiene  ed un esercito trasformato da esercito di difesa a nauseanti   tagliatori di teste , applica politiche di sterminio verso i Palestinesi , agisce con un avventurismo pericolosissimo in tutta l’area, provoca instabilità, vuole instabilità per potere dominare sui Palestinesi in primis (la famosa Grande Israele) ma anche sulle balbettanti monarchie medio orientali  e sugli altri  Paesi circumvicini che anno già assaggiato la cura ebraica o ebraico-americana : attualmente  7 (sette ) sono i fronti  aperti dai sionisti  e nessuno di esso è consolidato . L’avventurismo di Israele è ad un passo  dall’ innescare un conflitto globale .

– L’ONU è morto. Ormai  ridotto a ripetere formule vuote che nessuno ascolta ; paralizzato dal diritto di veto, così impotente che non si capisce più cosa ci stia  a fare .meglio chiuderlo e provare di rifondarlo senza più diritti di veto e per una politica multipolare vera, anche senza gli Stati Uniti, se necessario.    Intanto le politiche aggressive e guerrafondaie  di Israele con Trump a traino nel classico “ io speriamo che mi ricordi cosa ho detto ieri ”  finirà che  Putin si prenderà l’Ucraina(tutta)  e Xi  Taiwan .   grazie Bibi !!!

– Israele è un Paese dotato di armi nucleari (almeno 90 testate atomiche) realizzate fuori dal trattato di non proliferazione nucleare e mai ufficialmente dichiarate .  E’ l’ultimo Paese  che può dire ad  Altri  se possono o no avere un nucleare civili e/o militare .

-Israele è guidato da oltre 16 anni da  Bibi Netanyahu, un criminale comune, un criminale di guerra , una specie di Pol Pot israeliano che è responsabile del genocidio dei Palestinesi che da 70 anni, non dal 7 ottobre, sono vittime di ogni tipo di violenza, pulizia etnica , distruzione sistematica della loro cultura ed identità.

Il suo agire criminale ha  bruciato   il “bonus”  Shoah sbandierato ad ogni piè sospinto  quale giustificazione automatica di tutte le nefandezze compiute in questi 70 anni.     Non ci sono genocidi migliori o peggiori degli altri. E se chi, come gli ebrei, ne ha subito uno terribile, ma ne sta attuando  un altro a danno dei Palestinesi, non può addurre alcuna giustificazione : da perseguitato si è trasformato in persecutore e non può definire  antisemita chiunque provi a criticarlo .  anzi è ormai diventato quasi un titolo di merito nel conformismo pavido ed immorale di molti Paesi europei.

E’ giunto il tempo che gli Ebrei, sia quelli della diaspora sia quelli che vivono in Israele, decidano  se si identificano con il sionismo guerrafondaio ed avventuristico o con la millenaria cultura ebraica fatta di tolleranza , di amore per il prossimo, di rispetto della vita ecct.   Questi valori ovviamente devono servire alla costruzione di una società impregnata di valori umanitari e, tramontata la possibilità di costruire due stati per due popoli,  di uno Stato binazionale dove ebrei e palestinesi possano convivere pacificamente e costruire insieme un futuro accettabile .       Senza questo sforzo  non è difficile prevedere  cosa potrà accadere in un futuro neanche troppo lontano.

Dario Manzaroli