Il giornalismo italiano. Due fustini al posto di uno … di Sergio Pizzolante

Chi era ragazzo negli anni 70 e 80 se lo ricorda.
Il mitico Paolo Ferrari offriva ad una bella signora due fustini di detersivo per lavatrice al posto di uno, Dash, la signora rifiutava sdegnata: no, preferisco Dash!
La qualità al posto della quantità.
Il conosciuto al posto dello sconosciuto.
Uno non vale uno e nemmeno due.
Era il messaggio.
Poi sappiamo come siamo arrivati a Toninelli e a Conte.
Lo so anche io che nel 2018 ho perso le elezioni con una sedia vuota. Cioè il mio( mia) competitor si era ritirato( ritirata) dalla campagna elettorale per la questione dei falsi rimborsi dei 5 stelle e nei dibattiti mi trovavo a che fare con una sedia vuota, che poi ha vinto.
Così anche nel seggio confinante, Pesaro, un’altra sedia vuota ha vinto contro Minniti.
Due sedie vuote vincono contro Minniti o Pizzolante( mi cito solo per ricordare a me stesso che così in basso non bisogna più cadere…).
Uno vale uno, le sedie vuote valgono due. Due posti in Parlamento.
Va così. Siamo nell’epoca della quantità.
Due fustini al posto di Dash.
Da no, Dash! Si è passati a Dash, no!
Questa l’evoluzione.
Vale anche per il giornalismo italiano.
Soprattutto per il giornalismo italiano, nell’epoca delle sedie vuote.
Nei Talk per esempio.
In Parlamento almeno ci vanno delle sedie vuote, nei Talk non ci sono neanche le sedie.
Per i politici.
Si dibatte fra giornalisti.
Che ormai sono capi partito o capi banda, che danno la linea ai politici assenti dai Talk, che vengono invitati solo per spiegare loro la politica. Che fare, che dire, dove andare, con chi stare, con chi non si può stare.
I giornalisti sono sempre gli stessi, da trent’anni, i politici cambiano, sono a tempo, prodotti di veloce consumo. Come il detersivo.
E anche qui, Dash no!
Due fustini, più fustini al posto di uno.
La Berlinguer? Una trasmissione per lei a Mediaset, un fustino scadente, troppo scadente, quindi due, si raddoppia. Due trasmissioni, doppio fustino.
Vespa? Porta a Porta ormai è un Talk vintage, allora anche un’altra trasmissione, 5 minuti.
Due al posto di uno.
E l’ospite? Due ospitate al posto di una. Vai a 5 minuti? Poi rimani per Porta a Porta.
Formigli? Una trasmissione? No due, adesso anche 100 minuti, raggiunta in moto.
Floris? Di Martedì e poi dalla Gruber, al posto della Gruber a volte.
Così gli ospiti.
Tu hai Ginevra Bompiani su La7? La prendo anche io su Mediaset. In quota Putin.
Il professor D’Orsi? Quello di “un nuovo comunismo e’ possibile”, un po’ da Formigli un po’ da Porro.
In quota comunismo ovunque.
Un Vittorio Emanuele Parsi? No meglio due Bompiani, due Formigli, due D’orsi.
Un Mattia Feltri? No meglio due Berlinguer o due Floris.
L’epoca è questa.
Sergio Pizzolante
  • Le proposte di Reggini Auto