La crisi che stiamo attraversando costringe il Governo, giocoforza, a proporre talvolta soluzioni che non possono non essere impopolari. Dopo molti mesi in cui si stava delineando la caduta economica e morale del nostro paese, dovuta a decisioni prese al di la’ di Dogana, durante i quali diversi cittadini sempre critici con qualsiasi Governo, si sono moralmente associati ai “guastatori” della nostra Repubblica, i nodi, si dice da più parti, che stiano venendo al pettine. Finita un’epoca, finito un sistema San Marino, ecco che necessita trovarne ed inventarne uno nuovo per poter far fronte alle esigenze della Repubblica e della sua popolazione. Parole e proposte tante ma fatti pochi. Questa purtroppo la situazione attuale per la quale non si vede soluzione . Non se ne vede la soluzione per il semplice fatto che le forze politiche in campo, maggioranza e opposizione non fanno altro che chiacchiere ipotizzano interventi, che poi restano sulla carta e che non approdano mai a nulla di concreto, di tangibile.
E quando il Governo tenta timidamente di proporre questa o quella soluzione, per cercare un rilancio della nostra economia, ecco che puntualmente viene bocciata, senza verificarne la validità sia dall’opposizione, che fa’ il suo lavoro, spesso dai stessi sindacati, talvolta anche da chi produce, ma anche da singoli cittadini cui piacciono far sempre i bastian contrari.
Ecco allora bocciata la tassa ai frontalieri, l’aumento della retta scolastica, il tiket sanitario , in definitiva qualsiasi sacrificio si richieda.
A questo punto il sammarinese ben pensante comincia a credere che in fondo in fondo la crisi non sia così vicina come si dice e che di frecce all’arco la Repubblica ne abbia ancora tante. Non si spiegherebbe altrimenti questo atteggiamento rinunciatario ed attendista.
Speriamo per il nostro e loro bene che sia così e che gli avvoltoi che volteggiano in attesa di cibarsi dei resti del nostro paese, restino ancora a bocca asciutta.
Paolo Forcellini presidente de Lo Stradone