Dopo quattordici anni di ricerche, analisi ed esposti in tribunale è stato individuato il presunto killer dei cani di San Marino. La svolta è arrivata dopo i cinque avvelenamenti registrati negli ultimi giorni nella zona di Fiorentino: il presunto responsabile è stato incastrato dalle immagini delle telecamere. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, ieri le forze dell’ordine sammarinesi hanno individuato e fermato un uomo di oltre 80 anni.
In base a quanto ricostruito, l’auto del presunto killer dei cani è stata pizzicata dalle telecamere presenti nella zona degli ultimi avvelenamenti. Gli agenti hanno bussato alla sua porta e in casa hanno trovato tutto il necessario per confezionare i bocconi mortali. L’ottantenne è stato dunque accompagnato al comando della Polizia Civile per essere interrogato: l’ipotesi è che sia sempre stata la sua mano a confezionare i bocconi avvelenati per cani negli ultimi quindici anni, portando alla morte decine di cani.
Le prime denunce risalgono al 2011. I cani sono stati avvelenati con bocconi imbevuti di un potente pesticida, l’Endusulfan, non più in commercio da anni perché ritenuto pericoloso per l’uomo e per l’ambiente. In alcuni casi gli animali sono stati salvati, ma in decine di altri casi no. La furia del killer è stata tale da prendere di mira anche la mostra canina internazionale di scena a San Marino, poi sospesa per l’avvelenamento di tre animali iscritti all’esposizione.
Secondo quanto reso noto da San Marino Rtv, l’ottantenne al momento non risulta sotto arresto: su di lui gravano prove indiziarie ed è stato denunciato a piede libero. Toccherà al giudice valutare se vi siano elementi concreti per convalidare il fermo e valutare le eventuali esigenze cautelari. “Finalmente ieri sera il presunto killer dei cani è stato individuato e questa volta sembra sia quella buona” il primo commento dell’Apas, l’Associazione per la protezione degli animali sammarinese: “L’incubo per i proprietari di cani iniziato nel 2011 sembra terminato, ma rimane l’enorme dolore per la lunga scia di sofferenza durata quasi 15 anni.
In questo lungo periodo si contano circa 40 decessi accertati di cani (per la maggior parte concentrati negli episodi del 2011 e 2022) e molti altri avvelenamenti che fortunatamente si sono risolti grazie al pronto intervento dei veterinari”.
Tratto da Il Giornale – www.ilgiornale.it