Il Lago Bullicante, la rivincita della natura sulla città

Secondo le rilevazioni dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), dentro al perimetro dell’ex Snia sta avvenendo un fenomeno rarissimo: la rinaturalizzazione spontanea di un’area urbana. La firma per l’allargamento del Monumento però non è ancora arrivata. La Regione ha chiesto nuovi esami. L’iter – si legge infatti in una lettera consegnata dal governatore alla popolazione – non può concludersi a causa di “pareri discordanti dei diversi soggetti preposti”. I pareri contrari però “non sono esplicitati”, afferma Baldacci, “l’unica ad aver presentato osservazioni contro il progetto per ora è la proprietà”.  In attesa di chiarimenti i cittadini vivono nel dubbio. Dopo le dimissioni di Zingaretti infatti dai diretti interessati della Regione Lazio arrivano poche risposte, soprattutto dall’assessorato all’Ambiente e dalla stessa Presidenza. Intanto, il costruttore, l’estate scorsa, nell’area ancora di sua proprietà e, nonostante i vincoli paesaggisti ed archeologici, ha tagliato tantissimi alberi” come denunciato dal Forum. Tra questi anche specie protette come il Pino d’Aleppo. La polizia e le guardie forestali, chiamate dai cittadini, però non sono potute intervenire.
“La notizia più importante è di questi giorni: nelle stesse aree devastate sono ripresi i processi di rinaturazione, a testimonianza della vitalità e unicità di questo luogo nel ricostruire gli habitat ancora una volta distrutti dalla mano dell’uomo. – spiega Baldacci – Se la Regione non porterà a compimento l’istruttoria si renderà complice per la terza volta della mancata salvaguardia dell’ecosistema e della biodiversità in città. il Forum è determinato ad utilizzare ogni strumento a sua disposizione, comprese le vie legali in nome della giustizia ambientale”.


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