Cagli. Lo scorso anno sono state raccolte numerose firme di protesta per una chiusura assurda perché non esiste nessun problema di pericolo per giustificare il blocco del transito dei veicoli.
Ma nulla da fare anche quest’anno da ottobre fino a primavera sarà chiusa. C’è anche una famiglia che ha ovviamente la necessità quotidiana di raggiungere Cagli.
Non si capisce perché la Provincia si accanisca contro questa strada da sempre frequentatissima anche nei mesi invernali da parte di cercatori di funghi, cacciatori e dai proprietari di case e alberghi. Poi ci sono i praticanti degli sport invernali come lo sci di fondo quando il pianoro è innevato e tanti escursionisti che amano raggiungere questo posto bellissimo di montagna. Si parla di incentivare il turismo dell’entroterra, che il nostro patrimonio ambientale è il nostro petrolio e poi si chiudono le strade. La Provincia forse non vuole spendere soldi per la manutenzione invernale che richiede spazzaneve e sale per il ghiaccio? Dove sono i politici locali che durante innumerevoli incontri e convegni parlano di rilancio rurale e ripopolamento grazie allo sviluppo turistico della montagna?
di Roberto Zaffini