IL PSD INTERPELLA IL GOVERNO SULL’ACCORDO CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI

Nella giornata di mercoledì scorso i Consilieri Silvia Cecchetti e Alfredo Manzaroli hanno presentato alla Segreteria Istituzionale una interpellanza dal seguente contenuto:

 

“Considerato:

che in data 31.03.2009 il Segretario di Stato agli Affari Esteri della Repubblica di San Marino e il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana hanno sottoscritto una Dichiarazione Congiunta premettendo che: “….Alla luce anche degli impegni assunti da San Marino sul piano internazionale, le Parti affermano l’intenzione di inserire, il più presto possibile, nella Convenzione bilaterale contro le Doppie Imposizioni l’art. 26 del modello di Convenzione OCSE 2005…” e su tali premesse, gli stessi hanno convenuto di: “…..procedere all’adeguamento in tempi brevi della Convenzione bilaterale contro le Doppie Imposizioni fiscali, sottoscritta nel 2002, mediante l’inserimento dell’art. 26 del modello di Convenzione OCSE 2005;

che nella suindicata dichiarazione congiunta le Parti nulla precisano circa l’adozione di criteri comuni ai due Paesi nella definizione di “residenza fiscale” delle persone giuridiche e “stabile organizzazione”, che tengano conto della stretta interconnessione dell’economia sammarinese a quella italiana;

che autorevoli esponenti di Governo hanno più volte dichiarato che la problematica riguardante le società sammarinesi con soci o amministratori residenti in Italia, nonchè quelle che necessariamente effettuano operazioni commerciali anche in territorio italiano e il concetto di estero-vestizione deve trovare risoluzione nell’Accordo con l’Italia contro le Doppie Imposizioni;

che l’OCSE il 23 giugno provvederà a riesaminare la posizione di tutti i paesi compresi nella grey list emanata i primi di aprile, verificando l’avvenuta sottoscrizione di accordi contro le doppie imposizioni siglati con Paesi ritenuti adeguati, in quanto l’obiettivo da perseguire è quello di sottoscrivere 12 accordi operativi con l’applicazione dell’art. 26 sulla scambio di informazioni, dunque non sarà sufficiente per San Marino siglare l’Accordo con la sola Italia.

Interpelliamo il Governo

per sapere:

        per quale ragione il Governo ha dichiarato di voler procedere all’adeguamento della Convenzione con l’Italia sulle Doppie Imposizioni fiscali del 2002 solamente mediante l’inserimento dell’art. 26 del modello di Convenzione OCSE 2005, senza nulla dichiarare circa l’adozione di ulteriori criteri comuni da utilizzare per la definizione del concetto di “residenza fiscale” delle persone giuridiche di diritto sammarinese e di “stabile organizzazione”;

        quali iniziative il Governo intende intraprendere ed in quale documento o accordo verrà definito il concetto di “estero-vestizione”, anche alla luce di criteri elaborati dalla giurisprudenza italiana nell’ambito di alcune controversie che hanno riguardato aziende sammarinesi operanti anche in territorio italiano, vista la stretta interconnessione economica fra i due Stati confinanti;

        con quali Paesi ritenuti adeguati, oltre all’Italia, il Governo ha avviato trattative per la sottoscrizione di Accordi sulle Doppie Imposizioni per raggiungere l’obiettivo di sottoscrivere almeno 12 accordi operativi, nonché la relativa tempistica di sottoscrizione, vista la data del 23.06.2009 di verifica dell’OCSE;

        quali sono eventuali ulteriori iniziative intraprese dal Governo in relazione alla suddetta problematica.”