Il Rally Italia Talent alla sfida finale, si corre in Veneto

(ANSA) – ROMA, 09 OTT – Continua la corsa del Rally Italia
Talent post lockdown che nonostante tutte le problematiche e le
interruzioni dovute all’emergenza Covid 19 arriva alla sospirata
finalissima. Da martedì 13 a giovedì 15 ottobre l’Adria
International Raceway in Veneto ospiterà la finale del Grande
Fratello dei motori targato Aci e Suzuki con lo slogan
#rallypertutti.
    Saranno 35 gli aspiranti piloti e 35 i navigatori provenienti
da tutte le regioni italiane: tra questi 16 le presenze in rosa
e 13 i minorenni che nella finale della 7^ edizione si
sfideranno a bordo delle Suzuki Swift Sport Hybrid, gommate
Toyo, scelte da Aci Rally Italia Talent 2020 come auto
ufficiali, provando a vincere gli importanti premi nelle
categorie previste dal regolamento. La vittoria darà
l’opportunità di correre come piloti e navigatori ufficiali nei
Campionati o nei Trofei titolati Aci Sport sempre con vetture
Suzuki. Per la prima volta, parteciperanno alla finale, grazie
all’iniziativa Rally Italia Talent Ability, anche 7 diversamente
abili scelti tra gli oltre 100 che hanno partecipato
gratuitamente alle selezioni regionali ed alla semifinale per
permettere loro di affrontare le prove di destrezza e di sfidare
gli altri concorrenti ad armi pari grazie a una Suzuki Swift
speciale messa a loro disposizione, con un allestimento studiato
con la collaborazione dell’azienda Handytech di Moncalvo d’Asti.
    La sfida si svolgerà con tutte le misure di sicurezza e
prevenzione Covid con la collaborazione del presidente Aci,
Sticchi Damiani, del direttore per lo Sport in ACI, Ferrari, del
direttore Generale di Aci Sport, Rogano e dal presidente della
Commissione Rally Settimo. E nonostante l’emergenza Covid 19
quella del 2020 è stata l’edizione record con oltre 10.500
iscritti, grazie al patrocinio di ACI e della Fia, in
collaborazione con Suzuki Italia, Generali Italia e Toyo Italia.
    L’obiettivo non è solo quello di individuare nuovi talenti da
introdurre nel mondo dell’automobilismo sportivo, ma soprattutto
quello di sensibilizzare i concorrenti sul tema della sicurezza
stradale sopratutto giovani per i quali il progetto ideato da
Renzo Magnani ha un’attenzione particolare sin dal 2014, anno
della prima edizione. (ANSA).
   


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