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  • Il rosso e il nero e viceversa. … di Sergio Pizzolante

    n Germania i Land più a destra sono quelli che una volta erano più a sinistra.
    Anzi, più precisamente, quelli più comunisti sono diventati più fascisti, filo nazisti, per essere più puntuali.
    Non è la prima volta che succede in Europa e non succede solo in Germania.
    In Russia si è passati, nel giro di pochi anni, dopo il crollo del comunismo, al neo nazismo.
    Senza giri di parole. E’ così.
    Da Lenin e Stalin al culto di Il’in, Il’in, capo fila dei filosofi bianchi che circa 100 anni fa perse la battaglia politica e intellettuale con Lenin e si rifugiò in Germania, dove fece il consigliere di Hitler, nel culto di Mussolini.
    Lenin volle ed ottenne la “dittatura del proletariato”, Il’in voleva, senza ottenere, la grande madre terra russa, costruita sulla sacralità del leader, capo politico e religioso, puro, nemico dell’Occidente, dell’Europa e della democrazia, impura, corrotta e molle.
    Ci è arrivato 100 anni dopo con Putin.
    Il quale lo celebra e lo adora.
    Insomma, rosso e nero e viceversa.
    Il totalitarismo dell’alternanza.
    Ma è quasi tutta l’Europa dell’est che è attraversata da impulsi simili.
    Vedi l’Ungheria di Orban: la democrazia illiberale. Di destra. Impulsi simili alla Repubblica “democratica” della Ddr. Germania dell’est. Di sinistra. Uno dei regimi più radicali e feroci dell’epoca comunista al di là del Muro.
    Se guardate la cartina del voto tedesco vedete che Afd, il partito neo nazista tedesco, occupa esattamente lo spazio che era della Ddr.
    Totalitarismi che si alternano.
    Non è un accidente della storia.
    E’ un fenomeno storico.
    Dove la cultura democratica non ha radici forti, dove non è demo-sapere, diventa demo-non sapere, cresce la gramigna totalitaria.
    Rossa o nera.
    Con varie gradazioni di opposto estremismo.
    Successe anche in Italia. Ci sono intere aree regionali che passarono dal nero al rosso in pochi giorni. Non devo spiegare quali.
    E non mi meraviglia il fatto che poi siano state quelle più interessate dai germi di un totalitarismo all’italiana, ritornato in farsa, dal
    Grillo del Vaffa di Bologna al Papete di Salvini.
    Quando va tutto bene questi spiriti gramignacei rimangono sotto la superficie della terra, per poi riapparire, con maggiore prepotenza, di fronte a problemi seri ed epocali.
    La grande crisi del 29, la presa del potere leninista in Russia, circa 100 anni fa.
    Crisi finanziarie, Covid, immigrazione, clima, oggi.
    Azioni e reazioni.
    Corsi e ricorsi.
    Opposti estremismi.
    Con varie gradazioni di pericolosità: vedasi Italia.
    Ciò che è fuori schema è l’America.
    Cosa che rende tutto terribilmente complicato.
    L’America che ci ha salvato dal nazismo che accarezza il neo nazismo tedesco.
    Pazzesco.
    Che dichiara colpevole l’aggredito: Zelensky.
    Terribile.
    Però.
    Forse è arrivato il momento giusto per fare l’Europa.
    L’80 per cento dei votanti in Germania e il successo del Ppe sono una piccola luce.
    Vediamo.
    E anche, lo voglio dire, la presa di posizione netta dell’Italia sull’Ucraina, nonostante Trump, e’ luce.
    Vediamo.
    Potrebbe essere un'immagine raffigurante mappa e il seguente testo "Partei mit dem höchsten Stimmenanteil in den Landkreisen und kreisfreien Städten CDU/CSU AfD SPD Grüne"