Il “sogno” (solo suo) del Segretario Michelotti resterà tale. A meno che il Titano non si accolli la bellezza di 200 milioni di euro di spesa. Parliamo del “People Mover” o monorotaia in salsa riminese (a Bologna il servizio sarà inaugurato per l’estate) che potrebbe collegare San Marino all’aeroporto Fellini e al casello di Rimini Sud. Una sorta di metrò che correrà su una monorotaia a 5 metri di altezza con fermate in quota e a terra. L’ipotesi emerge dalle pagine del Resto del Carlino nelle quali l’architetto padovano Fernando De Simone spiega come lo studio di fattibilità sia già stato presentato ai vertici del Titano, al sindaco Gnassi, alla Camera di Commercio e ad AiRiminum. Dietro al progetto c’è il gruppo svizzero Intamin. Il costo sarebbe di 200 milioni, finanziato da un gruppo di investimento statunitense che si ripagherebbe – a quanto emerge – attraverso la gestione dei parcheggi esistenti a San Marino e altri da realizzare tra aeroporto e casello. Oltre a fondi europei per il basso impatto ambientale. Una proposta che secondo l’architetto potrebbe diventare realtà con due anni di lavori ma che lascia però più di una perplessità. “Serve una analisi dettagliata delle esigenze di mobilità da intercettare – spiega l’assessore Roberta Frisoni alla trasmissione Tempo Reale – a Bologna l’operazione fatta è stata molto più puntuale e limitata (diretto dalla Stazione all’Aeroporto). Qui invece si tratta di un sistema da integrare con la mobilità pubblica. L’amministrazione vuole potenziare i collegamenti con San Marino ma forse ci sono alternative, come una corsia dedicata al trasporto pubblico, più semplici e meno costose”. Rimini insomma non pare intenzionata a sovvenzionare la proposta. E sul Titano francamente qualcuno deve spiegare se i soldi ci sono o non ci sono. E qualora vi fossero, sarebbe probabilmente meglio utilizzarli in altra maniera, magari abbassando le tasse e accantonando tagli e patrimoniali. La RepubblicaSM
