Caso Ilaria Sula. Indagini su due amici di Mark Antony Sanson, la Procura sospetta un aiuto per occultare il cadavere

Non solo la madre. Le indagini sull’omicidio della giovane Ilaria Sula si allargano e coinvolgono nuove persone. Dopo la confessione di Mark Antony Sanson, 23 anni, ora agli atti come l’autore materiale del delitto, gli inquirenti stanno concentrando l’attenzione su due amici del ragazzo, che potrebbero aver avuto un ruolo attivo nell’occultamento del cadavere, abbandonato in una valigia in un bosco nei pressi di Poli, in provincia di Roma.

La dinamica dell’omicidio, avvenuto nell’abitazione di via Homs, nel quartiere Africano della Capitale, è ancora al vaglio degli inquirenti, ma l’ipotesi che Sanson non abbia agito da solo prende sempre più corpo. Il delitto è avvenuto con inaudita violenza: Ilaria è stata colpita ripetutamente con un coltello, in una scena che gli investigatori descrivono come “da brividi”.

Secondo quanto trapelato da fonti investigative riportate da AdnKronos, ci sarebbero intercettazioni e movimenti sospetti che collocano i due amici nelle fasi immediatamente successive al crimine, quando Mark Antony Sanson avrebbe avuto bisogno di aiuto per liberarsi del corpo. L’ipotesi investigativa è che i due possano aver contribuito, direttamente o indirettamente, al trasporto della valigia contenente il cadavere fino al punto in cui è stata poi ritrovata.

Nel frattempo, per la giornata di domani è previsto un nuovo sopralluogo nell’appartamento dove è avvenuto l’omicidio. La scientifica tornerà in via Homs per approfondire l’analisi delle tracce ematiche, la disposizione degli arredi e l’eventuale presenza di impronte compatibili con soggetti terzi. Le forze dell’ordine stanno ricostruendo, minuto per minuto, il tragitto della vittima e dell’assassino, prima e dopo l’omicidio.

Un altro punto oscuro riguarda il ruolo della madre di Sanson, che secondo la confessione del figlio lo avrebbe aiutato nelle fasi successive al delitto. La donna è al momento sotto indagine per favoreggiamento e concorso nell’occultamento di cadavere.

La vicenda ha scosso profondamente l’opinione pubblica per la brutalità dell’atto, ma anche per il possibile coinvolgimento di più persone in un tentativo di copertura, che oggi la magistratura intende smantellare pezzo dopo pezzo. Ilaria Sula, studentessa di appena 24 anni, aveva tutta la vita davanti. Oggi la giustizia cerca non solo un colpevole, ma anche la verità piena.