IMPRESE REGGIO. RISALGONO I FALLIMENTI: 125 NEL 2016. MAGLIA NERA IN EDILIZIA; CCIAA: SCONTIAMO RECESSIONE SCORSI ANNI.

In controtendenza con il dato nazionale, i fallimenti in provincia di Reggio Emilia tornano a crescere nel 2016. Le procedure registrate, che nel 2015 erano scese sotto le 100 unità, sono state infatti lo scorso anno 125. Ed è ancora una volta il comparto edile, secondo l’analisi effettuata dall’ufficio Studi della Camera di commercio su dati del Tribunale di Reggio Emilia, quello maggiormente colpito.

Le imprese di costruzioni o gli impiantisti dichiarati falliti nel 2016 sono infatti 42, il 33,6% del totale, a cui si aggiungono sette società immobiliari (5,6%). Seguono il manifatturiero con 39 fallimenti (31,2%) relativi in particolare ad aziende metalmeccaniche e il commercio sia all”ingrosso (8 procedure fallimentari aperte nel 2016) che al dettaglio (5 procedure).

I pubblici esercizi hanno totalizzato complessivamente otto fallimenti: la maggior parte ha riguardato bar e ristoranti (sette). I fallimenti relativi ai servizi di supporto alle imprese sono stati complessivamente sei e hanno riguardato sia attività professionali, scientifiche e tecniche che il noleggio e leasing.

Nel campo dei servizi alle persone, i quattro fallimenti aperti nel 2016 hanno riguardato attività dei centri per il benessere fisico e lavanderie.

Altri settori, come la logistica-trasporti e l”editoria-informazione, sono stati toccati più marginalmente: per ciascun settore le procedure fallimentari aperte sono tre. Secondo la Cciaa reggiana pero” l”incremento delle procedure fallimentari è da imputare più che alla situazione economica attuale alla fase recessiva degli anni passati, che la moderata ripresa delineata dalle ultime indagini congiunturali non e” ancora riuscita a bilanciare. (Cai/ Dire)