In carcere per uxoricidio scrive al suocero, ‘perdonami’

(ANSA) – MARSALA, 28 GEN – Dal carcere di Trapani, dove è
rinchiuso, Ernesto Favara, 63 anni, ex pescatore, arrestato per
l’omicidio della moglie, Maria Amatuzzo, 29 anni, uccisa la
vigilia di Natale 2022, a Marinella di Selinunte, con dodici
coltellate all’addome, ha inviato una lettera al padre della
donna che inizia con “Perdonami papà…”.
    Nella missiva, scritta di proprio pugno, Favara cerca di
giustificarsi per il delitto commesso e chiede scusa al padre
della vittima. Aggiungendo che ha sbagliato e che è affranto. Il
padre di Maria Amatuzzo, tramite il suo legale, l’avvocato Vito
Daniele Cimiotta, del Foro di Marsala, fa sapere che non avrà
mai alcun sentimento di perdono nei confronti dell’uomo che gli
ha portato via, così brutalmente, la figlia. “La missiva –
commenta il legale – secondo me, è indicativa della personalità
di questo soggetto”. Maria Amatuzzo è stata uccisa all’interno
dell’abitazione in cui fino a poco tempo prima viveva con il
marito, che lei, a quanto pare, aveva deciso di lasciare. Favara
fu bloccato dai carabinieri, avvertiti da alcuni vicini di casa
che avevano udito le grida.
    L’uomo è a processo davanti al Tribunale di Marsala per lesioni
personali, minacce e maltrattamenti familiari contro la moglie.
    I fatti contestati sono relativi al 2021. (ANSA).
   


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