In Europa le donne anziane sono i soggetti più a rischio di povertà

Sono circa il 20% le donne anziane che rischiano o già sono in condizioni di indigenza, contro il 15% di uomini. Le richieste e le raccomandazioni del Comitato Donne della FERPA-CES (il Sindacato europeo dei pensionati), a cui hanno partecipato le Federazioni Pensionati di CSdL e CDLS

 

24 settembre 2009 – L´impatto delle crisi economica internazionale sulle donne anziane in Europa, è stato il tema affrontato dai lavori del Comitato Donne della FERPA-CES, riunitosi a Bruxelles nei giorni scorsi. Per la FUPS-CSdL ha partecipato Maria Nelly Chiaruzzi, mentre per la FPS-CDLS Nevia Casadei. In particolare sono state analizzate le problematiche legate al rischio di povertà che incombe sulle donne anziane, specialmente quelle con pensioni più basse. Perciò il Comitato Donne della FERPA chiama la CES a compiere maggiori sforzi per chiedere alle Istituzioni dell´Unione Europea di rafforzare il ruolo dell´Unione Europea nel diminuire l´impatto della crisi economica sulle persone anziane, e in particolare sulle donne.

 

La risoluzione assunta al termine dei lavori, sottolinea la vulnerabilità della condizione della donna in Europa. Il rischio di povertà per le donne anziane è più alto (20%) che per gli uomini (15%). La “femminilizzazione” della povertà è ormai una realtà, nonostante le donne siano coloro che mettono a disposizione il loro tempo e le loro energie per i figli, i nipoti e i parenti, e che svolgono attività di volontariato a favore delle persone più deboli. Le situazioni più difficili – ha evidenziato il Comitato Donne della FERPA – riguardano le donne pensionate rimaste sole, che devono farsi carico anche del mantenimento dei figli rimasti disoccupati per effetto della crisi economica e occupazionale che ha investito l´Europa.

 

I salari minori percepiti dalle donne durante la vita lavorativa, si traducono in trattamenti pensionistici più bassi. Vanno realizzati interventi mirarti per assicurare pensioni adeguate e consentire una vita dignitosa alle donne anziane sole, migliorando le pensioni minime e quelle più basse. Le politiche del lavoro per le donne devono essere accompagnate da un miglioramento dei diritti pensionistici universali. Vanno anche adottate misure che consentono ai lavoratori anziani di combinare una fase volontaria di pensionamento con il lavoro part-time e attraverso l´estensione della flessibilità.

 

Il modello sociale europeo va consolidato per salvaguardare le condizioni di vita delle persone più deboli. Il sistema sanitario pubblico deve essere migliorato e reso più efficiente, per assicurare la cura e la prevenzione delle malattie, così come l´assistenza continua alle persone non più autosufficienti o con malattie croniche.  Fondamentali sono anche i servizi di assistenza domiciliare, che devono essere potenziati e resi più capillari sul territorio. È importante, sottolinea ancora la FERPA, tutelare la capacità di spesa dei pensionati, per far sì che anche essi possano partecipare e condividere i benefici della ripresa economica. Da rilevare infine che il 2010 sarà l´anno europeo della lotta contro la povertà (il 2011 sarà dedicato al volontariato, e il 2010 all´invecchiamento e alla solidarietà intergenerazionale).

 

 

FUPS-CSdL     FPS-CDLS

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