Noi Sammarinesi: ”non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo finale cioè il bene comune”

Che le liete novelle di questi giorni, ci riferiamo all’uscita dalla procedura rafforzata e il ritorno /ingresso nella white list, non siano nate per caso e soprattutto non siano nate grazie al lavoro del precedente governo, pensiamo sia di una evidenza unica. Infatti ognuno sa che quando accade un evento catastrofico, come in un incendio di grandi proporzioni, la riduzione del pericolo e la messa in sicurezza dipendono dalla tempestività, dalla qualità, dall’utilizzo di uomini e di mezzi adeguati. Il Movimento Noi Sammarinesi, nel suo manifesto costitutivo del marzo 2006, si era posto fra i propri scopi quello di “risvegliare il senso dei doveri di ogni Cittadino Sammarinese”  e di “lottare insieme per il futuro della Repubblica, in difesa dei nostri costumi e delle nostre tradizioni, per rompere con la politica degli affari e degli interessi personali”. Il nostro ingresso alle ultime elezioni politiche nel Patto per San Marino e poi, grazie all’espressione dei cittadini, nell’attuale governo, ha sempre guardato in questa unica direzione. Assieme a tutta la coalizione, attraverso i nostri rappresentanti in Consiglio Grande e Generale e attraverso il nostro rappresentante in Congresso di Stato, il Segretario all’Industria Marco Arzilli, non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo finale che risiede nella ricerca del bene comune. Allora, se i grandi risultati internazionali di cui accennavamo all’inizio sono il frutto di un lavoro duro, tenace, continuo e intelligente di tutto il Patto per San Marino, di tutti i Segretari di Stato e di tutti i bravi Funzionari che ci hanno condotti a vincere questa prima tappa, noi vogliamo qui ringraziare pubblicamente i nostri rappresentanti e in modo particolare il Segretario Marco Arzilli, ricordando a tutti che nel breve ma intenso cammino di questi primi 9 mesi di governo, assieme al suo straordinario staff e in sintonia con i colleghi, ha chiuso, con la revoca della licenza, 4 società che costituivano una spina nel fianco per tutto il Paese; altre 60 società circa sono state sospese dall’Ufficio Industria per la verifica circa la sussistenza e l’idoneità della sede. Il Paese deve sapere in proposito, che al di là delle chiacchiere da bar, la stragrande maggioranza di queste società, a fronte di fatturati importanti, non risulta avere alcun dipendente e spesso neppure una sede che possa definirsi tale, e per quelle revocate risultavano invece compiute azioni gravemente lesive della nostra immagine e della nostra sovranità.

Forse anche per questo, dall’esterno hanno iniziato e continueranno a guardarci con occhi diversi. Il percorso è appena iniziato e siamo sicuramente sulla strada giusta. Tutti i Cittadini potranno, anzi dovranno, continuare a manifestare, avendone pieno titolo, il proprio orgoglio di essere Cittadini di questa gloriosa Repubblica.

 

NOI SAMMARINESI

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