Indagine Tavolucci. Centro Uffici, ”Operazione da oltre 60 miliardi di lire. Quanti soldi in tangenti?”

centor ufficiScrive il Commissario della legge avv. Antonella Volpinari nella richiesta di informazioni finanziarie su Paride Andreoli e famiglia:

L’esorbitante valore pagato dallo Stato per i terreni in questione venne ritenuto ”irrilevante” perchè corrisposto sotto forma di Leasing e perchè il valore (indeterminato) inerisce a una più completa operazione avente ad oggetto la permuta tra terreni (nessuno dei quali oggetto di stima).

Non presenta profili di maggior pregio l’ulteriore motivazione addotta dal Segretario di Stato alle Finanze per giustificare l’improvvisa decisione di disfarsi del terreno Ex Grey & Grey, dopo averlo pagato oltre 27 miliardi di lire. 

Clelio Galassi indicò che tale area ”è risultata non più pienamente rispondente alle aspettative per una serie di fatti nuovi”. L’elemento di novità è stato individuato nella scoperta che in tale area, a causa di una piantumazione che si doveva salvaguardare non sarebbe stato possibile realizzare un parcheggio interrato. La pretestuosità della motivazione è resa evidente dalla repentina eliminazione della piantumazione da parte del nuovo acquirente, dalla realizzazione di parcheggi interrati e dall’ampio cratere che caratterizza l’area ancora non edificata.  

Diversamente da quanto affermato dal Segretario delle Finanze, una perizia sul valore dei terreni (che lo stato si accingeva a ricevere in permuta) in realtà venne effettuata poco tempo prima che fosse sottoscritta la convenzione tra l’Ecc.ma Camera e Ambrogio Rossini.

Secondo tale perizia (che aveva ad oggetto le particelle 218, 219 e 1056), il corrispondente terreno aveva un valore di 2.200.000.000 di lire alla data del 15.12.1998. I terreni valutati in gran parte coincidevano con quelli oggetto di compravendita. Per una perfetta corrispondenza può essere usato come parametro il prezzo pagato da Ambrogio Rossini per le distinte porzioni (di cui alle particelle 905, 225 e 6/18 della particella 19) poi vendute unitamente alle particelle periziate. Sommando i valori di tali terreni (2.200.000.000 di lire e 1.100.000.000 di lire) si arriva ad un prezzo complessivo di 3.300.000.000 di lire. 

A fronte di questo valore (3.300.000.000 di lire), lo Stato ha permutato un terreno (corrispondente all’area Grey & Grey) che aveva pagato 24 miliardi di lire.

In  realtà la permuta venne congegnata in termini vessatori per lo Stato, dal momento che, mentre l’Ecc.ma Camera si assumeva gli oneri finanziari relativi all’area Grey & Grey pari a 24 miliardi di lire (escluso il valore di riscatto pari a 86.764,76 che viene assunto da Rossini), al contrario Rossini ha addossato all’Ecc.ma Camera la quasi totalità degli oneri finanziari relativi al terreno ceduto (salvo i soli oneri già corrisposti).

Anche l’ulteriore obbligazione assunta da Rossini (relativa alla realizzazione di immobili ad uso uffici per 8.000 mq. di uffici, 2.000 mq di archivi e 10.000 mq di parcheggi) ad un prezzo complessivo di 26.500.000.000 di lire, venne stabilita in spregio alle elementari regole di concorrenza, senza alcuna licitazione e senza alcuna specificazione in relazione alla tipologia della futura utenza. 

Ne è derivato che, sulla base delle condizioni iniziali (salvo le maggiorazioni successiva) lo Stato, per diventare proprietario del Centro Uffici, ha dovuto pagare circa 60 miliardi di lire (ossia 27.215.299.750 lire pagati per la Grey & Grey, 26.250.000.000 lire per la realizzazione del Centro Uffici Tavolucci), oltre al vitalizio annuale di 500 milioni di lire a favore di Facchi, agli oneri di urbanizzazione, alle spese per la realizzazione della viabilità (questi ultimi sitmati in 3.534.697.625 lire). 

L’ecc.ma Camera ha rinunciato, inoltre, agli oneri di concessione edilizia anche sull’area ceduta al privato. ”