Indennità perdita moneta per gli operatori delle poste: il Governo deve prendersi le proprie responsabilità!

L’Esecutivo non riconosce lo specifico accordo firmato nel 2007, che prevede una nuova regolamentazione e l’aumento dell’indennità perdita moneta. Forte stupore del sindacato e dei lavoratori, che valuteranno possibili forme di lotta sindacale

È stato firmato nel 2007 l’accordo tra Organizzazioni sindacali e Congresso di Stato, che impegna le parti a giungere ad una nuova regolamentazione dell’indennità perdita moneta per gli operatori del settore poste addetti agli sportelli. Una nuova regolamentazione che prevede anche un aggiornamento della stessa indennità, la quale da anni è ferma ad un importo del tutto inadeguato. Ma, con grande stupore delle Federazioni del Pubblico Impiego, nell’incontro tenutosi recentemente con la rappresentanza del Congresso di Stato, l’Esecutivo ha affermato di non riconoscere l’accordo stesso. Pertanto, alla luce di questo vero e proprio colpo di scena, FUPI e FPI hanno riunito in assemblea i dipendenti interessati, i quali – nell’esprimere anch’essi il proprio stupore – hanno manifestato la propria ferma determinazione ad affermare questo loro diritto già sancito formalmente, e che necessita solo di una definizione delle modalità tecnico-operative.

 

Nei prossimi giorni sarà indetta una nuova assemblea dei lavoratori delle poste addetti agli sportelli, per valutare la possibilità di adottare forme di lotta sindacale per indurre l’Esecutivo a prendersi le proprie responsabilità e a rispettare quanto previsto da questo accordo scritto e vincolante nei confronti dei lavoratori. Il Governo non può rinnegare una intesa sottoscritta. I lavoratori sono stanchi di non veder rispettati i loro diritti!

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