Un investimento di oltre 190 milioni di euro per la realizzazione entro la primavera del 2025 di un’opera strategica per il territorio provinciale e l’intera rete stradale regionale.
È stato presentato questa mattina, presso la Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia, il programma dei lavori progettati da Anas (Gruppo Fs Italiane) per il completamento della Tangenziale di Reggio Emilia, con il prolungamento dell’asse stradale nel tratto tra S. Prospero Strinati e Corte Tegge. Lavori avviati nello scorso mese di mese di luglio e che vedono attualmente in corso le attività di scavi archeologici.
Alla presentazione sono intervenuti il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, insieme all’assessore regionale alla Mobilità, Trasporti e Infrastrutture, Andrea Corsini, oltre al sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e al responsabile Struttura Territoriale Anas Emilia-Romagna, Aldo Castellari.
Oltre a completare la tangenziale esistente, l’opera diventerà l’asse principale per raggiungere velocemente il casello autostradale di Reggio Emilia sull’autostrada A1 e la nuova stazione Mediopadana dell’Alta Velocità, svolgendo una funzione strategica non solo per la città, ma anche per una vasta area del territorio provinciale.
L’intervento nel dettaglio
L’investimento consiste nella realizzazione di oltre 6 km per l’asse principale ed oltre 8 km di collegamenti alla viabilità locale, oltre a percorsi ciclabili di lunghezza complessiva di 2,3 km a supporto della mobilità sostenibile. Il progetto prevede tra l’altro la realizzazione di 3 svincoli, 4 viadotti, 4 sottopassi ferroviari.
Il primo tratto del nuovo collegamento si svilupperà dall’innesto con la tangenziale esistente fino a Pieve Modolena, per una lunghezza di circa 4 km, con due carreggiate composte ciascuna da due corsie per senso di marcia.
Il secondo tratto, che avrà una lunghezza di circa 2 km composto da un’unica carreggiata con una corsia per senso di marcia, collegherà lo svincolo di Pieve Modolena alla via Emilia storica in località Corte Tegge.
Il completamento della Tangenziale Nord è un passaggio storico per Reggio Emilia e non consiste semplicemente nella realizzazione di una nuova strada, ma nella chiusura dell’anello tangenziale a nord della città. Un’opera attesa da oltre trent’anni, che allinea Reggio alle altre città poste sulla via Emilia.
Particolare attenzione è stata posta al tema della mitigazione ambientale: il percorso segue infatti il tracciato della storica linea ferroviaria Milano-Bologna ed evita in questo modo che venga consumato nuovo suolo agricolo o che si creino aree intercluse.
Il completamento della tangenziale ridurrà sensibilmente il traffico che attualmente attraversa le aree densamente urbanizzate di Pieve Modolena, della zona ovest del centro urbano e di quelle che si attestano sui viali di circonvallazione al centro storico.
Alla riduzione del traffico si accompagnerà, di conseguenza, una riduzione dell’inquinamento atmosferico, con benefici per tutta la città, come testimoniato dall’esito del procedimento di Valutazione di impatto Ambientale.
La nuova opera, che nasce dalla collaborazione progettuale fra Anas e Comune di Reggio nell’Emilia, porterà benefici in termini di tempi di percorrenza, comfort di guida e sicurezza stradale. La nuova infrastruttura sarà inoltre a basso impatto ambientale, grazie agli interventi di mitigazione a verde associati alle barriere antirumore, l’utilizzo di siepe arbustiva e rampicanti tra la nuova Tangenziale e la linea ferroviaria e gli impianti ad alta efficienza energetica, di tipo a Led, di cui saranno dotati gli svincoli.
I lavori, che saranno completati entro la primavera del 2025, sono stati affidati all’impresa De Sanctis Costruzioni S.p.A.
L’impegno di Anas in Emilia-Romagna
Anas in Emilia Romagna gestisce 2.000 km di strade statali ed è fortemente impegnata a migliorare il servizio offerto, sia con la realizzazione di nuove opere, che con interventi di manutenzione programmata.
In Emilia-Romagna Anas ha programmato investimenti per un totale di 2,3 miliardi di euro, di cui circa 1,3 miliardi di euro riguardano le nuove opere in corso di esecuzione e di futura realizzazione. Circa un miliardo di euro è invece destinato alla manutenzione programmata della rete.
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