L’abbondante nevicata di ieri e l’altro ieri ha lasciato, oltre ad un bellissimo manto bianco, anche fortissime polemiche soprattutto degli abitanti della parte alta di San Marino.
Sotto accusa è la pessima organizzazione del SERVIZIO ROTTA NEVE. E’ proprio da questo stato di cose che il Consigliere Zafferani, su facebook, propone una interpellanza consiliare proprio su questo tema.
Ecco di seguito quanto da lui scritto:
”L’intensa nevicata che ha interessato la Repubblica di San Marino nei giorni di Martedì 9 e Mercoledì 10 Marzo, è stata solo l’ultimo, anche se forse più pesante, di una serie di simili episodi nevosi che in questo inverno hanno avuto luogo nel nostro Paese.
Fra Dicembre e Marzo, si contano almeno 5 nevicati di intensità rilevante nelle quali, a mio avviso, il servizio di pulizia delle strade non ha funzionato a dovere. Anche se, va detto, l’eccezionalità di questa annata e di molti episodi nevosi, a livello di intensità e durata, va tenuta in grande considerazione.
Nel corso di questi episodi, mi è parso di notare, come tanti altri cittadini, alcune problematiche quali:
un’intempestiva risposta a nevicate ampiamente annunciate: le strade rimanevano sporche per ore e ore durante l’arco della giornata, anche di fronte a fenomeni di intensità moderata a cui probabilmente si sarebbe potuto dare risposta immediata senza creare disagi. La pulizia avveniva, e nemmeno sempre, solo nelle ore notturne;
una scarsa concentrazione di mezzi nelle zone più in difficoltà, vale a dire, tipicamente, i Castelli di San Marino Città, Borgo Maggiore, Fiorentino, Chiesanuova, con passaggi troppo sporadici e insufficienti che lasciavano sporche persino arterie centrali per la circolazione quali la Superstrada, via Piana, la strada Sottomontana o via del Voltone, dove l’impiego di mezzi dovrebbe essere massimo e continuo.
Sulla base di queste considerazioni e di questi pensieri, interpello il Governo per conoscere nel dettaglio come funziona il servizio rotta-neve, e in particolare:
1. se vi siano, ed eventualmente quali siano, norme (regolamenti, circolari interne, delibere, ecc…) che lo regolano;
2. quanti siano i mezzi gestiti direttamente dall’AASP e quanti invece i mezzi gestiti da privati e messi a disposizione per svolgere il servizio pubblico;
3. quale sia la tariffa oraria, giornaliera e notturna, feriale e festiva, degli addetti al servizio, eventualmente differenziando fra tariffa dei dipendenti AASP e tariffa dei privati convenzionati;
4. se le varie convenzioni con i soggetti privati seguano un modello standard o se invece siano negoziate caso per caso;
5. se l’AASP abbia o meno il potere di gestire e indirizzare i mezzi privati a disposizione sulla base delle diverse esigenze che si dovessero manifestare, concentrando ad esempio più mezzi in una stessa zona, oppure se la suddivisione delle zone del territorio da coprire per ogni singolo mezzo sia fissata e non modificabile.
6. in caso la risposta al quesito precedente sia negativa, quali siano le forme di coordinamento fra i mezzi a disposizione per garantire una corretta pulizia del territorio;
7. chi sia il responsabile del controllo di qualità del lavoro svolto, e di quali poteri, anche sanzionatori, sia provvisto allo scopo;
8. se siano previste, nelle convenzioni con i privati, delle penali per insufficiente o mancato servizio, e chi sia autorizzato ad avviare il procedimento di contestazione;
9. se il Governo si ritenga o meno soddisfatto del servizio ed eventualmente che misure voglia mettere in campo per migliorarlo.