Gli spettacoli circensi di Sara Cunial, la deputata no vax e no green pass eletta tra le fila del Movimento 5 Stelle e ora al Misto, tengono in ostaggio Montecitorio. L’ultimo show la Cunial l’ha regalato oggi durante i lavori diretti dalla presidente di turno, Maria Edera Spadoni.
Presa la parola su un ordine del giorno completamente diverso, la Cunial ha elevato ormai al grado di misticismo la sua ortodossia contro il passaporto vaccinale: “Per un mese mi avete nominata anche se io non ero presente e chiedo di poter rispondere per un minuto alle accuse che mi sono state rivolte – dice – Io vi perdono, anche se mi state discriminando, come state facendo con tutti gli altri cittadini”.
Come fosse un santone, insomma, la Cunial dall’Olimpo a cui è stata relegata, ossia le tribune riservate ai deputati e allestite per far fronte all’emergenza Covid, ha lanciato “l’arma più potente” contro i colleghi: il perdono. Beninteso, dopo aver esordito con una provocazione: “Volevo permettermi di ringraziare questa istituzione. Lei, presidente, e tutta la Camera dei deputati, che ha evidenziato come il green pass sia una misura burocratica e non sanitaria, permettendomi di essere qui a svolgere le mie funzioni ed il ruolo di parlamentare eletta”.
Prima ringrazia del “permesso”, insomma, poi lancia strali come Zeus. Fino all’inevitabile epilogo: l’audio chiuso dalla presidenza. Ma oltre a personalizzare i lavori di un’aula parlamentare, e a non contribuire in alcun modo al mandato che proprio gli elettori gli hanno conferito, il suo caso è tutt’altro che chiuso. Perché la Cunial in Parlamento resta “abusiva”, in quanto non munita di passaporto verde.
La sospensiva cautelare dell’obbligo di presentare il pass, infatti, gli è stata concessa dal presidente del consiglio d’appello di Montecitorio Andrea Colletti (altro ex grillino ora in Alternativa). Decisione, tra l’altro, che ha scatenato feroci polemiche da parte degli altri. Ma comunque, in quanto sospensiva, è provvisoria. E giovedì il Consiglio di Giurisdizione di Montecitorio sarà chiamato a ristabilire lo status quo e impedire alla Cunial di entrare nel Palazzo.
Quel Parlamento di brutti ceffi l’onorevole avrebbe dovuto ringraziarlo ma senza ironia, poiché pur con tutte le forzature del caso e in via del tutto eccezionale (e temporanea) l’ingresso le è stato concesso (stessa soluzione che è stata adottata dal Bundestag il 26 ottobre con i 23 deputati no vax del partito Afd), e anziché dare il buon esempio di rispetto delle regole, in quanto rappresentante del popolo che con quelle regole è chiamato a conviverci, dovrebbe approfittare del tempo a disposizione (poco, ma solo causa questione di principio) per partecipare in modo costruttivo allo svolgimento dei lavori.
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