E’ il toscano Paolo Andreucci (nella foto) il vincitore del 46° Rally del Friuli e Alpi Orientali, che nello scorso week end ha dato vita alla quinta (delle otto in programma) prova del Campionato Italiano Rally, andando a siglare quello che è il suo terzo centro stagionale. Una nuova esaltante vittoria per il pilota portacolori della scuderia sammarinese Racing Dreams, che in una gara condizionata dalle avverse condizioni atmosferiche, non ha comunque lesinato ottimi tempi sulle prove friulane. Una vittoria comunque sul filo di lana per Andreucci (in coppia con Anna Andreussi) che durante la gara è stato costantemente insediato dagli ufficiali della Fiat Abarth, ovvero Luca Rossetti e Giandomenico Basso, relegati ai gradini più bassi del podio. Una vittoria che va a confermare le grandi doti e capacità del quattro volte campione italiano che suona la terza nota vincente (era in testa anche all’Adriatico, poi foratura e incidente): quindi una tripletta, ma quasi poker del campione toscano che tenterà la quaterna già dalla prossima gara del Sanremo a fine mese. Ora dopo questa gara, il toscano mantiene e allunga la leadership in campionato con 40 punti, seguito a tre distanze dal friulano Rossetti, mentre Basso insegue a quota 29 punti. Un grande campione vincente, in questo momento davvero il più forte di tutti, questo Andreucci, degno portacolori della titana Racing Dreams. In Friuli in questa gara erano presenti anche altri due piloti titani, ovvero Jader Vagnini in coppia con Erika Furlan a bordo della Citroen C2 Super 1600 della RB Motorsport. Buona la gara del sammarinese che ha concluso a definitivo 32° posto assoluto sui 50 arrivati degli 86 partiti. Bravo Vagnini quindi che ha acciuffato anche un gran bel terzo posto di classe alle spalle di altri due stranieri, ovvero i ceki Slehofer con una Punto Fiat, giunto secondo (27° assoluto) e dal più noto Robert Kubica (pilota Renault in Formula Uno), splendido 14° assoluto con una Clio Renault e vincitore di classe Super 1600. Sfortunatissimo il serravallese Danilo Tomassini, che dopo una gara accorta ma nel contempo aggressiva (era secondo tra le Produzioni), culminata da buoni tempi sulle prove, ha poi dovuto abbandonare per rottura del differenziale sulla Mitsubishi della Sirio Promotion.
LIVIO CECI