Riunito nella giornata di giovedì, il direttivo ha sollevato forti obiezioni su diversi punti della manovra economica approvata dal Consiglio.
In particolare c’è il tema dei pensionamenti coatti, riservato solo i pubblici dipendenti che matureranno i requisiti minimi negli anni 2011-2012. “Una norma transitoria – sottolineano le Federazioni Pubblico Impiego di CSdL e CDLS – che entra in conflitto con la legge previdenziale e che crea discriminazioni tra i lavoratori”.
Contestato anche il taglio delle indennità, definito “un atto arbitrario”. “Le indennità – specificano infatti le Federazioni Pubblico impiego- sono parti integranti delle retribuzioni stabilite in passato da accordi contrattuali ratificati dal Consiglio Grande Generale”. Così come, continuano, il taglio delle indennità non può essere scambiato con la stabilizzazione a costo zero dei precari: “E’ una strada economicamente impraticabile, il vero obiettivo è solo tagliare gli stipendi a migliaia di dipendenti”. Nel mirino anche una serie di articoli della Finanziaria, come quello sulla mobilità del personale, che “scavalcano platealmente materie che sono invece di stretta pertinenza contrattuale”.
Quanto al rinnovo del contratto scaduto quest’anno, il direttivo ha confermato la richiesta economica contenuta nella piattaforma contrattuale già inviata alle controparti. Ribadita anche la validità della parte normativa presentata dalle Federazioni Pubblico impiego per il quadriennio 2009-2012.
In conclusione è stato deliberato di procedere con un ciclo di assemblee sui posti di lavoro,” dove saranno analizzati tutti i decreti che il governo ha intenzione di adottare e che avrebbero una pesantissima ricaduta sui dipendenti pubblici”. Confermate anche tutte le iniziative a sostegno dei lavoratori precari. “In tempi brevi – informano le Federazioni Pubblico Impiego di CSdL e CDLS – organizzeremo un incontro con i precari pubblici dove saranno lanciate nuove iniziative di mobilitazione”.