La sfida della cogenerazione. Una soluzione promettente per una San Marino più verde, efficiente e interconnessa … di Marco Severini

In un’epoca caratterizzata da sfide energetiche e ambientali, San Marino si trova di fronte a una svolta con il recente Decreto Delegato n.135/2023 sulla cogenerazione. Questo approccio, pur essendo una novità in termini di politica energetica, ha suscitato un dibattito tra diverse parti interessate, ognuna con la propria visione e le proprie preoccupazioni.

L’Associazione Industriale Sammarinese (ANIS) ha accolto con favore il decreto, vedendolo come un passo cruciale verso un futuro energetico più sostenibile e autonomo. “La cogenerazione non è solo un’opportunità per migliorare l’efficienza energetica delle nostre aziende, ma è anche un passo avanti nella lotta contro il cambiamento climatico,” viene scritto nell’ultimo comunicato del 31.10.2023. L’associazione sottolinea i benefici economici e ambientali, ponendo l’accento sull’importanza di ridurre la dipendenza da fonti energetiche esterne.

Dall’altro lato, un gruppo di cittadini di Gualdicciolo ha espresso preoccupazioni riguardo l’implementazione del decreto. “Sosteniamo l’innovazione, ma non a scapito della sicurezza e del benessere della nostra comunità,” dichiara la solita rappresentante del gruppo. Le loro preoccupazioni riguardano la sicurezza degli impianti di cogenerazione, la chiarezza delle normative sulla loro installazione, e le possibili ripercussioni ambientali.

Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato per i rapporti con AASS, descrive il decreto come “un importante passo verso la transizione energetica di San Marino” sottolineando che, oltre a offrire un vantaggio competitivo alle aziende, il decreto intende promuovere un uso dell’energia più sostenibile e responsabile.

Nel dibattito sulla cogenerazione a San Marino, il Movimento Rete ha espresso una posizione critica nei confronti del decreto. “Riconosciamo i potenziali benefici della cogenerazione, ma rimaniamo preoccupati per le possibili implicazioni clientelari del decreto,” viene scritto nei loro comunicati stampa. La loro preoccupazione principale riguarda le esenzioni fiscali per il gas usato nella cogenerazione e la maniera in cui il decreto potrebbe favorire determinate imprese a scapito di una distribuzione equa e trasparente delle risorse energetiche. “Vogliamo assicurarci che ogni passo verso l’innovazione energetica sia fatto nel migliore interesse di tutti i sammarinesi, non solo di alcuni,” sottolineano il movimento con sede a Murata.

Enrico Lazzari, editorialista di GiornaleSM, ha offerto un’analisi critica della posizione del Movimento Rete e dei cittadini di Gualdicciolo riguardo al Decreto sulla cogenerazione. Lazzari evidenzia una discrepanza tra l’opposizione attuale del movimento e le loro azioni precedenti durante il governo. “È fondamentale valutare la coerenza tra le dichiarazioni e le azioni politiche passate,” afferma Lazzari, in quanto la contestazione di Rete sulla questione delle esenzioni fiscali per il gas utilizzato nella cogenerazione non tiene conto del fatto che queste esenzioni esistono da tempo e non sono una novità del decreto. “La critica dovrebbe basarsi su un’analisi approfondita e non su un approccio superficiale o populista,” sottolinea.

Lazzari va oltre, sottolineando la necessità di un dibattito basato su fatti concreti piuttosto che su retorica politica. “In un momento così cruciale per il futuro energetico di San Marino, è essenziale che ogni partito contribuisca con una discussione costruttiva basata su realtà e non su speculazioni,” mettendo in discussione la strategia del Movimento Rete, suggerendo che possa essere più incentrata sul guadagnare punti politici piuttosto che sul contribuire effettivamente a una politica energetica sostenibile. Le decisioni di politica energetica dovrebbero mirare al beneficio a lungo termine della società sammarinese nel suo complesso, non solo a vantaggi a breve termine per singoli gruppi,” conclude Lazzari.

Mentre il dibattito sulla cogenerazione a San Marino si evolve, è chiaro che al di là delle diverse prospettive politiche e delle preoccupazioni legittime, questa tecnologia rappresenta una risorsa vitale per il futuro energetico del Paese, con benefici estesi non solo alle aziende ma anche ai cittadini.

La cogenerazione offre una soluzione concreta ai problemi energetici attuali, portando efficienza e riduzione dei costi. Le aziende che adottano questa tecnologia non solo ottimizzano il loro consumo energetico ma possono anche agire come fornitori di energia in eccesso ai cittadini, gratuita o a sottocosto, alleggerendo il carico sulle reti pubbliche e potenzialmente riducendo i costi energetici per i residenti locali, governance dell’AASS permettendo.

In un’era dove la sostenibilità è più che una semplice parola d’ordine, la cogenerazione si pone come una pratica in linea con gli obiettivi globali di riduzione delle emissioni di carbonio. Questo non solo migliora la qualità dell’ambiente a San Marino, ma contribuisce anche agli sforzi globali contro il cambiamento climatico.

La prospettiva di utilizzare l’energia che le aziende hanno in surplus per il beneficio dei cittadini sammarinesi trasforma la cogenerazione da una semplice pratica industriale in una iniziativa comunitaria. Questo approccio non solo rafforza il legame tra le aziende e la comunità, ma promuove anche un senso di responsabilità condivisa verso un futuro energetico sostenibile.

Però per realizzare il pieno potenziale della cogenerazione, è necessario un intervento governativo mirato. Politiche e incentivi che facilitino la distribuzione dell’energia in eccesso ai cittadini possono garantire che i benefici della cogenerazione siano condivisi equamente. Questo approccio collaborativo tra aziende, governo e cittadini è cruciale per una transizione energetica equa ed efficace.

Al di là delle dispute politiche, che molte volte sono solo interessate ad un ritorno elettorale, è importante che il dibattito sulla cogenerazione rimanga focalizzato sui benefici a lungo termine per San Marino. È essenziale che tutte le parti interessate – governi, imprese, comunità e gruppi di interesse – collaborino per garantire che le decisioni prese oggi servano gli interessi di tutti i sammarinesi nel futuro.

La cogenerazione emerge come una soluzione promettente per una San Marino più verde, efficiente e interconnessa. Questa tecnologia non solo offre un percorso verso la sostenibilità energetica, ma rappresenta anche un’opportunità per rafforzare la comunità e costruire un futuro condiviso e prospero.

Marco Severini – direttore GiornaleSM