“LA STAMPA ITALIANA STA CAMBIANDO OPINIONE DI SAN MARINO”, COSI’ COMMENTA GATTI

Dopo un periodo di “assedio” mediatico, sul quale hanno pesato in particolar modo lo scudo fiscale, che terminerà a fine aprile e la questione di Delta e di Cassa di Risparmio, ecco che sulla stampa italiana tiene banco un nuovo argomento, quello della bozza di riforma in materia finanziaria.
 
Se ne occupa in maniera diffusa MF, Milano Finanza, con una articolo a firma di Roberto Sommella, nel quale si leggono un paio di anticipazioni. San Marino sta lavorando ad un progetto di riforma nel quale si cancella, di fatto, il segreto bancario e si punta tutto “su un nuovo sistema di aliquote fiscali che non premia più gli evasori e le aziende in odore di riciclaggio”. Fra gli obiettivi della riforma, tre sono quelli evidenziati dall’articolo: “Sostenere l’imprenditoria esistente, aiutare le imprese di nuova costituzione e favorire lo sviluppo di nuovi settori”.  

Grande interesse sui giornali italiani c’è anche per i numerosi accordi firmati da San Marino con paesi europei ed extra europei. E’ di ieri la notizia della firma di un  Accordo sullo scambio di informazioni, con l’Australia. Ne parla Italia Oggi, che cita il 23° patto firmato come un passo avanti verso la trasparenza. Sempre Italia Oggi, in un articolo di Gabriele Frontoni dal titolo “Pace fra Italia-San Marino”, racconta di un altro passo in avanti, quello dell’accordo distensivo fra gli avvocati dei due Paesi, che ora hanno pari dignità e possono lavorare fianco a fianco.

Così commenta il Segretario di Stato alle Finanze, Gabriele Gatti: “Gli sforzi che stiamo facendo per adeguarci agli standard internazionali e per essere più moderni e trasparenti finalmente emergono anche sui giornali. Stiamo lavorando moltissimo, come il progetto di riforma della finanza penso che dimostri ampiamente”. Tutte credenziali queste che potrebbero essere utili per la firma con l’Italia di un altro accordo fondamentale per entrambi i Paesi, quello contro le doppie imposizioni, fermo da tempo sul tavolo del ministro italiano, Giulio Tremonti.