Un caso di sopravvivenza straordinaria ha commosso l’ospedale Maggiore di Bologna: una neonata, nata prematuramente ad agosto e pesante solo otto etti, è stata salvata grazie all’intervento di un team di medici specializzati.
La piccola è nata alla ventisettesima settimana di gravidanza, dopo che la madre ha avuto una complicanza con le membrane amniotiche. Subito dopo il parto cesareo, è stata trasportata in Terapia intensiva neonatale, dove è stata sottoposta a ventilazione meccanica e a terapie specifiche per supportare i suoi polmoni immaturi. È stata alimentata con piccole quantità di latte materno e nutrizione parenterale endovenosa per mantenere l’intestino trofico e favorire la crescita.
Nonostante la prematurità e il basso peso, la bimba ha continuato a guadagnare peso. Tuttavia, a ottobre, quando ha raggiunto un chilo e mezzo, si è manifestata la retinopatia del prematuro, una condizione che ha richiesto due interventi chirurgici agli occhi, eseguiti con grande cura dal team medico guidato dal dottor Manlio Nicoletti, direttore dell’Oculista dell’Ausl.
Ora, la bambina è a casa con la sua famiglia, inclusi i genitori e i fratellini, e il futuro appare promettente. La madre, 38 anni, ricorda con commozione il primo abbraccio con la figlia e esprime profonda gratitudine al personale ospedaliero per l’assistenza ricevuta durante i momenti più difficili.