Quattro dei cinque studenti UNIRSM che hanno realizzato uno dei due progetti
Due progetti dedicati all’educatore e attivista della non violenza Danilo Dolci, realizzati da nove iscritti dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino per valorizzarne la figura e far conoscere l’attività di un’associazione a lui dedicata, sono stati presentati venerdì 27 giugno a Trappeto, in Sicilia, nell’ambito del Festival “Palpitare di Nessi”. Positivi i riscontri: una delle idee illustrate, infatti, potrebbe presto diventare realtà coinvolgendo la comunità locale all’insegna dell’artigianato. È stata proprio l’associazione, dal nome Centro per lo Sviluppo Creativo, a organizzare l’iniziativa: una tre giorni che alla sua seconda edizione ha ospitato performance teatrali, tavole rotonde, mostre fotografiche e non solo, sullo sfondo di un messaggio di pace. In questa cornice l’Ateneo sammarinese ha illustrato innanzitutto una campagna di comunicazione per promuovere Dolci e il festival attraverso design, storytelling e motion graphics, da proporre sul web e oltre con pubblicazioni e affissioni, nella quale si ritrova “un equilibrio visivo che unisce calore umano e riflessione”, hanno riferito gli autori. Spazio inoltre all’ipotesi di un workshop nel quale la comunità del borgo nel quale ha sede l’associazione verrà coinvolta nella realizzazione di due speciali sedie ideate da cinque studenti dell’Università di San Marino insieme a una ‘casetta’ di libero accesso nella quale depositare o ritirare libri e fumetti, per uno scambio all’insegna del sapere, della cultura, del vivere insieme. A coordinare i lavori Karen Venturini, docente del corso di Economie dei prodotti e dei progetti, che ha confermato l’intenzione, da parte dell’associazione, di concretizzare il workshop. Quelli proposti sono “arredi realizzati con materie prime reperibili localmente, principalmente legno, sviluppati all’interno” di un’iniziativa aperta “alla partecipazione della popolazione locale”. Prevista, secondo quanto riportato dagli studenti, “la collaborazione con artigiani che contribuiranno alla produzione dei semilavorati necessari alla realizzazione finale”. I risultati “saranno collocati all’interno del borgo e, qualora ve ne fosse la necessità, potranno essere messi in vendita” contribuendo “così a una raccolta fondi dedicata”. Oltre a curare il festival, il Centro per lo Sviluppo Creativo è impegnato in progetti e iniziative di carattere locale, nazionale e internazionale, nei quali identifica sinergie e opportunità di cooperazione con persone, scuole, istituzioni e organizzazioni. L’orizzonte è creare, fra le altre cose, le condizioni per uno sviluppo non violento delle comunità attivando processi partecipativi e sostenendo l’educazione come leva del cambiamento sociale, strumento di valorizzazione degli interessi e delle potenzialità di ogni individuo. Oltre a partecipare al festival, l’Università di San Marino ha recentemente valorizzato Dolci, descritto come il “Gandhi italiano”, attraverso un convegno che nell’ottobre scorso, in occasione del centenario dalla nascita, ha approfondito fra le altre cose l’attività del siciliano negli anni 80, quando ha lavorato a un manifesto di pedagogia con l’intenzione di avviare proprio sul Titano una Università della Pace mai concretizzata, ma ancora attuale nelle intenzioni e negli obiettivi. Venturini è stata supportata dalla tutor Chiara Amatori. La campagna di comunicazione è stata sviluppata dagli studenti Rocco Forlano, Luca Bartolucci, Simone Amadori e Filippo Gabrielli. Il workshop è stato progettato da Luca Daidone, Alessia Federici, Riccardo Migani, Andrea Petroni e Alessia Ragaglia Annaloro.
UNIRSM