L’ASTROLABIO – “La Campagna Elettorale più pazza del mondo!” … di Augusto Casali

Riceviamo e pubblichiamo

Augusto Casali

Alle ore 00,01 di lunedì 18 novembre 2019 si è ufficialmente aperta a San Marino la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Grande e Generale. Forse la campagna elettorale più pazza degli ultimi decenni, dove la narrazione politica generale appare abbastanza indecifrabile anche agli addetti ai lavori.

Tutto nasce dall’azione di un Governo uscente che nella sostanza si è caratterizzato non tanto per il nulla, che sarebbe già qualcosa di quasi positivo, ma per i disastri che ha combinato laddove ha messo le mani. Si è avuta netta la sensazione che i così detti poteri forti abbiano approfittato   di una classe politica dirigente dimostratasi inadeguata al momento storico. Fino a che punto ciò sia avvenuto in modo inconsapevole forse lo stabiliranno le inchieste giudiziarie in corso. Sta di fatto che si è trattato di una Caporetto un po’ in tutti i campi. Inutile fare per l’ennesima volta l’elenco del disastro, tutti lo conoscono ormai a memoria.

Poi all’interno della maggioranza sono iniziati i mal di pancia e un gruppo misto di consiglieri di maggioranza ha indebolito il Governo con la sua azione, ma pur avendone avuta la forza numerica non è stato neppure capace di fare cadere il Governo in cui non credeva più. Così sono state necessarie le dimissioni in blocco di tutta l’opposizione. E qui già in molti devono aver perso l’orientamento.

Nel frattempo è stata approvata una nuova legge elettorale concepita, come sempre accade in questi casi, su misura della nuova presunta maggioranza in pectore, assistita dai vassalli minori che, anche se penalizzati, hanno voluto mostrarsi ubbidienti e devoti nei confronti dei forti, perché non si sa mai in futuro…Così, con disinvoltura,  viene calpestata la volontà espressa dai cittadini attraverso un referendum sulla preferenza unica e sulla discriminazione tra cittadini dello stesso popolo, con il semplice voto di 48 consiglieri: un fatto che sul piano della legittimità democratica grida davvero vendetta!

Quindi, tanto per aggiungere un po’ di confusione, prende corpo la grande idea del Tavolo Istituzionale, per condividere, per pacificare, per volersi bene nel nome dell’interesse nazionale e per predisporre il Bilancio previsionale per il 2020. Il tutto però avviene mentre la Reggenza ha intanto indetto nuove Elezioni Politiche Generali. E come se non bastasse il Consiglio Grande e Generale, dimissionario, decaduto e quindi inesistente, viene incredibilmente riesumato per deliberare sul Bilancio dello Stato!  

Ma qui è caduta la maschera. Infatti, ciò che è rimasto del Tavolo Istituzionale è un misero tavolinetto di 22 Consiglieri, i quali, hanno votato uno striminzito bilancio che non prevede ovviamente nessun intervento decisivo per risollevare le sorti del Paese: Insomma un altro disastro tragicomico che va ad aggiungersi a tutto il resto.

I partiti e i movimenti politici intanto si sono preparati all’appuntamento elettorale. Ne sono nati di nuovi, altri si sono riciclati dietro mentite spoglie, altri ancora si sono uniti in un abbraccio forse mortale, il tutto in funzione del dopo voto, sperando di confondere un po’ le acque e di mimetizzarsi per poi potersi accaparrare una scialuppa di salvataggio, anche uno strapuntino nel futuro Governo sarebbe sufficiente.  

Ora però si fa sul serio: anche il Vescovo ha fatto il suo appello elettorale. I partiti lo fanno alla fine della campagna, il Vescovo l’ha fatto all’inizio e ha raccomandato di valutare i programmi e di andare a votare. Pensiero forse un po’ scontato ma certamente condivisibile, se non fosse che nessuno purtroppo ha parlato delle cose da fare; nessuno ha pensato di costruire i presupposti per dare vita ad una coalizione coesa dalla condivisione di un programma dopo l’8 dicembre, tutte le attenzioni sono state riservate alle possibili combinazioni di formule, sottoscritte addirittura da partiti e movimenti, senza conoscere gli uni i programmi degli altri! Fantastico!

E allora, a questo punto, viene da chiedersi: cosa potrà mai produrre tutto questo?  Che cosa possono aspettarsi i sammarinesi?  Avverrà un mezzo miracolo? 

Probabilmente sì! Vedrete che come d’incanto alcuni partiti in un paio di settimane faranno collimare con soddisfazione estrema  i loro programmi, anche se inizialmente distanti tra loro e si farà il nuovo governo e il giorno dopo saremo punto e a capo!

Augusto Casali