Lavoro: approvato contratto integrativo a Philip Morris

(ANSA) – BOLOGNA, 19 DIC – Promozione dell’uguaglianza di
trattamento tra generi, formazione e professionalizzazione
continua, estensione dei diritti del lavoratore, con particolare
riferimento al sostegno alla genitorialità e a situazioni di
difficoltà personali e famigliari (come il sostegno alle donne
vittime di violenza), servizi di welfare aziendale, oltre ad un
significativo miglioramento delle condizioni economiche, tra cui
maggiorazioni nel lavoro a turni e premio di risultato. Sono
questi i punti chiave del contratto integrativo tra Philip
Morris Manufacturing & Technology Bologna e i sindacati di
categoria Filctem-Cgil e Femca-Cisl Bologna, approvato ieri dal
96% della popolazione aziendale votante, la cui firma è prevista
per lunedì 21 dicembre.
    L’accordo, che coprirà le oltre 1600 persone che lavorano
negli stabilimenti bolognesi, riconferma la centralità dei due
siti produttivi del gruppo Philip Morris International nella
strategia di sostenibilità della multinazionale, integrando
misure di tutela all’avanguardia nel panorama industriale
italiano.
    “Siamo orgogliosi di questo accordo – dice Simona Robotti,
direttrice del personale dello stabilimento – non solo perché
porterà ancora più tutele alle persone che lavorano con noi, ma
perché riconferma il ruolo pioneristico di questi siti
produttivi. Questi stabilimenti infatti non rappresentano solo
la trasformazione di un’intera azienda, che da anni ha
dichiarato di voler chiudere con il proprio principale prodotto,
le sigarette, sostituendole con prodotti innovativi senza
combustione, ma anche un nuovo concetto di fabbrica, che da
semplice stabilimento produttivo si trasforma in attore sociale,
ambientale ed economico del territorio”.
    L’accordo arriva dopo un anno reso complicato dalla pandemia,
che ha visto anche la riconversione parziale di una parte dello
stabilimento per la produzione e distribuzione gratuita di oltre
3000 litri di liquido antisettico per le aziende sanitarie e
case di residenza per gli anziani dell’Emilia Romagna. (ANSA).
   


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