Le società di Rubini – dichiarazione di Marco Arzilli

La truffa della telefonia è una cosa enorme sulla quale stanno indagando le dovute magistrature. Con le indagini in corso, vedremo cosa poter fare ma già da ora garantiamo la massima collaborazione e, sulle presunte società in capo a Rubini, già sono partiti i dovuti controlli”.
A parlare e a promettere tolleranza zero è il segretario all’Industria, Marco Arzilli che in queste ore si sta informando sulle aziende ricollegabili a Fabrizio Rubini – nella foto tratta da facebook – , commercialista romano arrestato martedì nell’ambito della maxi inchiesta della Dda laziale sulle truffe Fastweb e Telecom Italia Sparkle.
Secondo gli inquirenti – e, in interrogatorio, Rubini ha già ammesso – il commercialista avrebbe portato a San Marino gran parte dei soldi sporchi frutto dell’evasione fiscale. Li avrebbe messi nei suoi conti in una nota finanziaria sammarinese e da lì li avrebbe fatti ri-uscire puliti, a botte di 250mila euro. Proprio di fronte al gip, Rubini ha ammesso il giro di denaro e confermato di aver prelevato il contante per il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo.

fonte: San MarinoOggi.sm