LETTERA APERTA di Publio Fiori A TUTTI I DEMOCRATICI CRISTIANI

Siamo onorati di pubblicare la mail giunta al Giornale.sm dal ns. amico Pubblio Fiori. Marco Severini – Direttore del Giornale.sm

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”Sembra oramai evidente che questa maggioranza sia in difficoltà nel realizzare il programma di governo approvato nel 2008 e nell’offrire soluzioni adeguate ai temi sul tappeto.

Non è un problema di “stabilità di governo “ perché c’è una maggioranza quantitativamente forte; è, invece, un problema di “stabilità politica” perché è una maggioranza costruita sull’esigenza primaria (vedi la legge elettorale) di realizzare partiti più grandi possibili e, quindi, necessariamente mettere in seconda fila le identità, le tradizioni, le culture e i progetti dei partiti che si fondono.

Stiamo, dunque, vivendo una crisi di identità che impedisce la formulazione di un progetto fondato su valori condivisi e che costringe il governo a vivere “alla giornata”. Senza una forte strategia di riferimento che affronti con decisione e coraggio le scelte necessarie..

Il guaio è che tale crisi ha investito anche le opposizioni che, al di là di un logoro antiberlusconismo, non riescono a proporre una valida e concreta alternativa.

Gli stessi Casini, Fini e Rutelli soffrono di tale situazione: avanzano controproposte interessanti e coraggiose su alcuni problemi non sempre marginali e invocano formule di governo suggestive anche se non sempre nuove. Ma anche loro non presentano una proposta complessiva, una diversa “politica di Bilancio” che dia il segno di una vera gerarchia di valori e di una capacità reale di uscire dalla crisi con un nuovo modello di sviluppo.

Dobbiamo riconoscere che solo dal Mondo Cattolico vengono iniziative culturali, proposte concrete e suggerimenti preziosi per una linea politica che sappia cogliere i fermenti positivi di questa crisi e sviluppi un progetto di società fondato su un nuovo umanesimo.

E’ sufficiente leggere le sollecitazioni di Benedetto XVI; le indicazioni della CEI, della FUCI e delle Settimane Sociali; gli articoli di “Civiltà Cattolica”; l’ultima pubblicazione edita da “Società e Vita” dell’Università Cattolica con la prefazione dell’Arcivescovo Tettamanzi per comprendere come la Chiesa sia in attesa che i cattolici tornino alla politica. Ma che tornino senza mediazioni di basso profilo, confusioni, ambiguità, ambizioni personalistiche o tentazioni di potere.

Se il problema centrale è quello dell’identità non possiamo proseguire sulla strada di partiti al cui interno ci sia di tutto: cattolici, socialisti, liberali, laici, repubblicani, socialdemocratici, ecc. ecc.

Mi chiedo, come sia possibile difendere il Mondo Cattolico dalla tracotanza laicista realizzando partiti di tal genere!  Siamo sempre stati per l’ascolto, il dialogo e la temperanza convinti che l’obiettivo sia l’intesa per una “etica condivisa” anche con chi non la pensa come noi. Ma, proprio per consentire che anche i nostri valori siano rispettati, è indispensabile una forza politica che faccia dell’ispirazione cattolica il suo punto centrale di riferimento.

Non dobbiamo fare lo stesso errore degli altri perché sacrificheremmo all’esigenza di “contare” la necessità di ricomporre un soggetto intorno a chiari ideali, valori, principi e programmi.

Il Papa nella sua dichiarazione del 4.10.2008 ha colto il punto centrale quando ha ricordato che c’è l’esigenza di un rinnovato impegno politico dei cattolici, ma che ciò può dare un risultato utile al “Bene comune” solo se tutti i movimenti, le associazioni e i gruppi d’ispirazione cattolica riusciranno a coordinarsi superando quel “narcisismo comportamentale, di chiusura, di isolamento operativo che tende al protagonismo scandito dalla gara alla visibilità”.

Per queste ragioni il 5 Luglio u.s. abbiamo costituito la “FEDERAZIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI” con l’obiettivo di realizzare un coordinamento tra tutti i gruppi d’ispirazione cristiana.  Con umiltà, senza vocazioni egemoniche o ambizioni personali.

Con questo spirito, anche a nome delle trentadue associazioni promotrici della Federazione rivolgo a tutte le iniziative suddette, ovunque politicamente collocate, l’invito ad incontrarci per trovare insieme un modello di coordinamento che ci consenta di riportare in politica i nostri valori.

In attesa di un cenno di riscontro ringrazio dell’attenzione e invio cordiali saluti.

Publio Fiori