Lettere al Direttore: l’Appello di Marek

Caro direttore,

Vorrei in qualche modo attirare la sua  cortese attenzione che significa e se riesce a comprendereil legame che si crea tra un padre e i propri figli specie se questo padre si è sempre totalmente dedicato solo a loro amorevole educazione ed istruzione. Non so quanto lei ma io ho un idea della famiglia un’po’ conservatista, ciò è credo e promuovo da sempre l’idea di una famigla unita nel bene e nel male, rifiuto matrimoni e divorzi facili, rifiuto ogni forma di egoismo. Se fino qui è d’accordo con me argomento potrebbe essere interessante e scioccante…

 

Ora sto costituendo un associazione internazionale contro gli abusi di potere(AICAP) assieme ad altri papà italiani. Vorrei invitarla a collaborare con noi. Siamo pronti a cambiare la storia di San Marino. Vedrà che questo è possibile. Noi non abbiamo più nulla da perdere e vogliamo arrivare fino in fondo. Potranno cercare di diffamarci, minaciarci, comprarci, ucciderci, ma niene di queste vigliaccherie funzionerà. C’è il futuro dei nostri figli in ballo. Dicendo “nostri” intendo di tutti noi, anche i non associati. Di una cosa può essere certo. Ogni parola da me pronunciata è vera. Io credo nei valori cristiani, nella moralità, nel amore…ma mi hanno già strappato un gran pezzo della mia umanità e della mia sensibilità. Non riuscirei più trovare dentro di me nessuna pietà per quel branco di animali feroci che in un certo senso rappresentano lo Stato di San Marino, chiamandosi classe dirigente.

La mia ex coniuge non è affatto meglio di loro. Potrei condurla da parecchie persone a San Marino che conoscono la verità su questa storia però formalmente per ora non la toccano per la paura delle ripercussioni. Ragionando logicamente quelli di fuori non dovrebbero avere quei timori. Anche per quello mi sto rivolgendo ad una persona che ho sempre aprezzato per i suoi interventi televisivi gentile Signore Giordano. Rimuoverebbe parecchia roba marcia che sta minando la nostra società, spargendo le malatie sociali come la “autoritofobia”(mi perdoni l’imperfezione di questo neologismo).

Spero ragionandoci sopra e confrontando le nostre idee di arrivare ad una soluzione per questo problema e quindi spero nel Suo intervento oppure almeno una gentile risposta. Sono certo che comprende anchè l’urgenza dei problemi dei nostri figli che non ci possono vedere da mesi o addirittura da anni.Per facilitare la sua decissione positiva vorrei assicurarla che in tutta la mia vita mi sono ocupato soltanto di studio, lavoro, casa, figli. Non bevo, non fumo, non so nemmeno com’è la droga. Ho condotto sempre una vita seria ed equilibrata pacifica e tranquilla da immigrato esemplare ed ho sempre goduto del rispetto di persone comuni che ci circondano. Mai avuto nemmeno un mezzo nemico in vita mia. Evidentemente queste qualità non bastano ai certi giudici per giudicarci idonei e per permetterci di crescere i nostri figli. Per quello che intendiamo a fare una rivoluzione. Nella DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI leggiamo:

“Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione…”

Vogliamo ricordare che non solo le statistiche, ma quello che si nasconde dietro ciò è i casi di disgrazia e profonda sofferenza umana ci conducono a sacrificarci nel bene dei nostri ideali.

Sono quasi certo che una persona dotata della sensibilità come la Sua non si tira indietro come tanti purtroppo hanno fatto, preoccupandosi soltanto dei affari privati.

Allegando la mia drammatica storia mi sentirei di dovere allegare anche quelle dei miei colleghi, e non me la sento di aproffittare del mio incarico. Posso dire soltanto che il figlio con il quale ho avuto un intesa meravigliosa non mi riesce vedere da 2 anni e la figlia invece da qualche mese ed è stata cresciuta amorevolmente da me e sottratta in maniera vigliacca. Parlava solo la mia lingua ed ora non ha nessun sostegno psicologico. Soffre a causa di una violenza psicologica attroce… Ho deciso che mettere a Sua conoscenza le nostre storie sarà il secondo passo da fare. Cogliendo attimo Le auguro buona giornata.

  • Le proposte di Reggini Auto