Serata di straordinario interesse, giovedì 17 settembre, in occasione della conviviale del Panathlon Club San Marino. Partecipazione record dei soci del Panathlon per accogliere l’Ing. Mauro Forghieri per più di quindici anni Direttore Tecnico del Reparto Corse della Scuderia Ferrari. Durante la sua gestione la Ferrari ha conquistato 4 titoli piloti e ben 8 titoli costruttori. Era presente anche il pilota, nostro concittadino, Christian Montanari accompagnato dal Vice Presidente della Federazione Automotoristica, Andrea Belluzzi (nonché panathleta). La serata si è resa possibile soprattutto grazie ai buoni uffici del panathleta Dott. Oliviero Soragni, amico personale dell’Ing. Forghieri. Era presente, assieme alla gentile signora, anche il Presidente del Lions Club di San Marino Augusto Gatti.
Il Presidente G.Battista Silvagni, dopo avere porto il benvenuto agli ospiti ed averli ringraziati per l’aver accettato l’invito, ha comunicato alcune informazioni ai soci in merito all’attività del club e ha poi ceduto subito la parola all’Ing. Forghieri il quale, sentendosi a proprio agio fra tanti amici appassionati di Formula 1, ha compiuto un excursus sulla storia delle monoposto dal momento in cui ha iniziato la propria attività di Direttore Sportivo.
Tante cose sono cambiate, non sempre in meglio, nel circo della F1 (che detto per inciso muove un giro d’affari che si aggira attorno a 1-2 miliardi di euro all’anno) ed anche l’Ing. Forghieri ha ammesso che la F1 attuale risulta molto meno divertente rispetto al passato e che molte corse si decidono grazia alla migliore strategia e gestione dei pit-stop.
Lo sviluppo delle monoposto ha avuto sin dagli anni ’60 tre obiettivi principali: maggiore velocità, maggiore effetto-suolo e nel contempo maggiore sicurezza per i piloti. L’Ing. Forghieri ha ricordato quanta competizione ci fosse tra i team nel preparare macchine con la migliore aerodinamica e quanti esperimenti si sono fatti per far sì che le auto subissero un sempre maggiore schiacciamento verso terra. Quindi l’introduzione delle minigonne, mobili e fisse, assieme al fondo piatto; la ricerca continua sugli alettoni e, siccome le contestazioni erano sempre all’ordine del giorno tutte le squadre avevano persone specializzate nel trovare escamotage e scappatoie nelle pieghe dei regolamenti (che, con il passare degli anni, sono diventati sempre più restrittivi). Ha illustrato poi la svolta che si è determinata con l’introduzione dei motori sovralimentati (turbo) fino alle motivazioni, politiche e tecniche, che hanno portato al sempre maggiore utilizzo delle soste ai box per il rifornimento ed il cambio gomme. Ai numerosi soci presenti ed alle gentili signore l’Ing. Forghieri ha espresso anche la propria opinione sulla sorpresa, quest’anno, della scuderia Brawn Gp la quale, secondo lui, ha avuto l’intelligenza e la scaltrezza di interpretare al meglio i regolamenti assieme alla innata capacità di Ross Brawn di gestire e progettare la meccanica.
Si sono susseguiti poi,da parte dei soci, domande a getto continuo alle quali l’Ing. Forghieri ha risposto con pazienza, gentilezza e con dovizia di particolari , anche inediti e curiosi.
San Marino, 20/09/2009
Panathlon Club San Marino
Ufficio Stampa