L’Istituto Tumori della Romagna di Meldola (Fc) fra i Centri d’eccellenza europei impegnati anche contro il Coronavirus

10 giugno 2020Incontrare e ringraziare il personale, confrontarsi con i vertici dell’Istituto per raccogliere richieste e suggerimenti e portare l’orgoglio della Regione per l’attività di ricerca di altissimo livello che costituisce un fiore all’occhiello della sanità dell’Emilia-Romagna.

Con questi obiettivi stamani l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, si è recato all’Istituto Tumori della Romagna (Irst) Irccs di Meldola (Fc), proseguendo così le visite alle strutture ospedaliere del territorio che nelle settimane scorse hanno già interessato l’Ospedale di Piacenza, il Policlinico di Modena e l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

L’incontro è avvenuto proprio nel giorno della firma, a Barcellona, di un accordo internazionale che inserisce l’Istituto romagnolo nel consorzio di ospedali e centri di ricerca europei che lavoreranno nel campo delle terapie geniche e cellulari anche per sviluppare strategie, a base di linfociti ingegnerizzati, contro il nuovo Coronavirus. 

La visita è iniziata con un incontro con il presidente, Renato Balduzzi, e le direzioni Irst, e proseguita in aula magna con gli organi di governo dell’Irst, a partire dai soci di parte pubblica e privata, e i sindaci del territorio: Roberto Cavallucci (Meldola), Enzo Lattuca (Cesena), Gianluca Zattini (Forlì), Michele De Pascale (Ravenna) e Andrea Gnassi (Rimini).

E proprio dagli amministratori locali è stata espressa la volontà di intitolare l’Istituto al professor Dino Amadori, recentemente scomparso, che ne è stato il fondatore.


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