Livia Leardini (Su): Non ci sto con questo gioco al massacro

Leggiamo i commenti (su Inblog.it) della candidata di Sinistra Unita, ex consigliere uscente, Livia Leardini in merito alla candidatura di un pregiudicato nelle file dello schieramento ”Riforme e Libertà”: ”Chi ha avuto condanne inferiore all’anno può candidarsi. La stampa parla di alcuni casi, di altri no: quindi sappiamo dei nomi ed altri forse non li sappiamo. O cambiamo la legge e chiediamo per essere eleggibili altre condizioni (nessuna condanna, condanne solo per alcune tipologie di reato, un periodo di tempo decorso il quale si “prescrive” la condizione di ineleggibilità) oppure portiamo a conoscenza degli elettori la situazione complessiva per tutti i candidati se hanno avuto condanne inferiori. Io so di chi si sta parlando e gli ho già detto che un errore può essere possibile e non deve pregiudicare l’attività politica per tutta la vita. Minosse (amministratore del sito – ndr) ha le sue ragioni, le capisco e le ritengo legittime. E’ una questione di opportunità e di moralità. Ma non sarò io ad emettere condanne. Come dice Potere occulto (altro blogger ndr) ci sono candidati che non hanno subito condanne che sono giudicabili a livello morale in maniera molto più grave! Così come io non posso sapere se ve ne sono altri!” e poi ”Come ha detto Minosse mi associo a questo detestevole gara a chi ha più malignità da buttare sui singoli soggetti. Poi si confondono le illazioni con le condanne. La legge caro Minosse dice che non hai problemi sotto l’anno. La legge non dice di rendere edotti tutti i cittadini su tutte le condanne non pregiudiziali alla condizione di eleggibilità. E’ una legge sbagliata??? Ok, cambiamola! La penso anch’io così!Ma non apriamo il gioco al massacro, inoltre caro Petronio non è così che si inizia il cambiamento. Questa o queste persone partecipano ad una competizione elettorale perchè gli è permesso dalla legge, mandare al giudizio morale una persona perchè la stampa lo ha pubblicato ed esentarne altri perchè hanno goduto della copertura della stampa o della casualità della non diffusione della notizia non rientra nel mio concetto di giustizia. Quando qualcuno mi dirà con certezza che questo candidato/a è l’unico ad essere stato condannato io dirò il nome ed esprimerò il mio giudizio. Solo allora!”
Per quanto mi concerne, l’unica di cui posso avere la certezza assoluta visto che non lavoro al casellario giudiziario (…si dice così Stefano???), mi autodichiaro: io non ho mai subito condanne!!!!” ed ancora..”Continuate a parlare di una cosa che nulla ha a che fare con quanto detto da Minosse. Mi spiace, ma a questo gioco non ci sto. se volete parlate sul condannato/a a meno di un anno e sull’opportunità solo morale di candidarsi e di candidarlo. Ma il resto è un gioco sporco, dal quale io mi tolgo!”