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  • “Lovelace”, torna la storia di “Gola profonda”

    Genova – Nel film “Mamma mia” interpreta l’ingenua ma battagliera figlia di Meryl Streep. Ora di ruolo in ruolo dalla dolce Sophia in poi, Amanda Seyfried affronta ben altra prova: “Lovelace” il film che narra la vita travagliata di Linda Lovelace (New York, 10 gennaio 1949 – Denver, 22 aprile 2002), attrice che si mise in luce con Deep Throat- Gola profonda e che per tutta la sua sfortunata esistenza rimase imprigionata in un’icona da pornostar. Immagine non così giustificata se poi l’attrice rinnegò il ruolo e dichiarò di essere stata avviata alle luci rosse, da un primo marito manager violento.

    All’inizio degli anni ‘70, per l’America puritana, il film divenne un fenomeno con file di fans assiepate davanti ai botteghini.

    Ora, il racconto della vita della protagonista, arriverà nelle sale italiane il 27 marzo, a cura della casa di distribuzione Barter. Nonostante le forti suggestioni, la pellicola non è ancora passata al vaglio della censura. Nel cast 2014 anche Peter Sarsgaard, James Franco e Sharon Stone.

    Crudele il destino di Linda Lovelace: scandalizzò il mondo per “Gola profonda” e non riuscì mai a scrollarsi di dosso l’etichetta di pornostar nonostante, dopo il film, si fosse schierata contro lo sfruttamento dell’immagine della donna a fianco di g ruppi femministi.

    In più, Linda subì per molto tempo la violenza del marito e manager Chuck Traynor. La star lo raccontò nell’autobiografia Ordeal in cui precisò come fosse stata costretta a girare film a luci rosse.

    Nel 1996, Linda divorziò anche dal secondo marito. Morì il 22 aprile 2002 in un incidente d’auto a Denver, in Colorado. (…) ilsecoloxix