Il Tribunale amministrativo regionale (TAR) di Bolzano ha sospeso l’autorizzazione all’abbattimento di due lupi in Val Venosta, firmata il 9 agosto dal presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. La sospensione rimarrà in vigore fino al 24 settembre, data in cui verrà esaminata la domanda cautelare presentata dalle associazioni Leal, Leidaa, Oipa e “Zampe che danno una mano”, rappresentate dall’avvocato Aurora Loprete. L’associazione Green Impact interverrà ad adiuvandum.
Il ricorso presentato dalle associazioni è basato su diverse contestazioni, tra cui la violazione della direttiva habitat e degli articoli 9 e 117 della Costituzione italiana. Le associazioni sostengono che l’autorizzazione, che prevede l’uccisione di due lupi, non tenga conto della proporzionalità e della gradualità necessarie in tali interventi e non valuti adeguatamente l’impatto delle uccisioni sui branchi di lupi.
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha inoltre evidenziato che i criteri per il “prelievo” dei lupi non sono stati chiaramente definiti, rendendo difficile valutare la gravità dei danni agli allevatori e la necessità di derogare alla protezione della specie.
La recente sentenza della Corte europea di Giustizia contro l’Austria ha sottolineato l’importanza di garantire uno stato di conservazione soddisfacente della specie a livello territoriale e nazionale, e di valutare soluzioni alternative prima di autorizzare abbattimenti, bilanciando gli interessi economici con l’obiettivo della conservazione.
OIPA