Macedonia. Ancora tensione al confine con la Grecia. Lacrimogeni contro i migranti

MACEDONIA - GRECIASi inasprisce sempre di più la questione immigrazione in Macedonia. Questa mattina un giovane è stato trovato sanguinante probabilmente a causa delle schegge di una granata stordente lanciata dalla polizia direttamente tra la folla. Le forze dell’ordine, con l’aiuto di veicoli blindati, hanno coperto di filo spinato la linea ferroviaria utilizzata dai migranti per attraversare il confine a piedi. Un gran numero di persone, infatti, ha trascorso la notte lungo il confine sud del Paese dopo che Skopje ha dichiarato lo stato di emergenza.

Un fronte di crisi, quello tra Grecia e Macedonia, che si apre proprio nei giorni in cui Francia e Gran Bretagna fanno pace dopo mesi di botta e risposta sulla questione migranti. Ma da Skopje (capitale della Macedonia) non si vuole fare marcia indietro e, anzi, arriva la decisione di rafforzare la sicurezza e impedire l’ingresso nel Paese alle centinaia di persone intransito verso la Serbia e l’Ue. «Questa misura viene messa in atto per la sicurezza dei cittadini che vivono nell’area di confine e per un migliore trattamento dei migranti», ha spiegato il portavoce della polizia macedone Ivo Kotevksi.

Le forze dell’ordine intensificheranno i pattugliamenti dei 50 chilometri di frontiera tra Grecia e Macedonia, nel tentativo di fermare il «massiccio» afflusso di migranti nell’ex repubblica jugoslava, dove nel solo mese di luglio sono stati registrati oltre 39 mila persone intransito, il doppio rispetto al mese prima. I migranti in arrivo dalla Grecia da giorni si ammassano nella cittadina di frontiera macedone di Gevgelija, tentando di salire su affollatissimi treni diretti verso la Serbia, da cui sperano poi di raggiungere l’Ungheria e quindi l’Unione europea.

Scene non troppo diverse da quelle viste a Calais, dove i migranti tentano di nascondersi a bordo di navette ferroviarie e camion in viaggio verso la Gran Bretagna. Nel porto francese, però, oggi è stato il giorno delle strette di mano e delle parole di reciproca amicizia tra Bernard Cazeneuve e Theresa May, celebrazione dell’intesa ritrovata tra Parigi e Londra sulla complessa vicenda della sicurezza dell’ingresso francese dell’Euro tunnel, quotidianamente messo sotto pressione dai tentativi di ingresso non autorizzato. I due ministri dell’Interno, dopo una visita all’area di accesso al tunnel e un incontro con le forze dell’ordine, hanno siglato un accordo di collaborazione sulla sorveglianza di Calais e della zona circostante e sulla lotta alle filiere del traffico degli esseri umani.

Per Calais, l’accordo prevede in particolare un aumento della sorveglianza del tunnel, con «nuove squadre di perquisizioni 24ore su 24 e 7 giorni su 7» per individuare chi tenta di attraversare clandestinamente, oltre alla creazione di un centro comune di comando e controllo. Parallelamente, sarà intensificata «l’osservazione del fenomeno migratorio», per individuare i soggetti più fragili e a rischio sfruttamento da parte dei trafficanti, in particolare donne e bambini, e saranno aumentate la capacità di trattamento delle domande d’asilo sul posto. Misure per cui Londra si è impegnata a investire dieci milioni di euro in due anni, accogliendo la richiesta di sostegno economico venuta tanto dal governo di Parigi quanto dalla società di gestione dell’Euro tunnel.

Fonte: TGCOM